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Esquilino, affittacamere denunciata: in 34 in quattro stanze

Esquilino, affittacamere denunciata: in 34 in quattro stanze

Situazione davvero al limite della tollerabilità, della vivibilità e della sicurezza quella che è stata scoperta in mattinata dagli agenti della Divisione Amministrativa della Questura di Roma. L’attività di un’affittacamere è stata infatti posta sotto sequestro. Questo perché 17 letti a castello, per un totale di 34 posti letto, ubicati all’interno di 4 stanze e per i quali l’autorizzazione prevedeva 11 soli posti letto. Le verifiche sono state eseguite in una struttura recettiva che si trova in Via Napoleone III, nel quartiere Esquilino della Capitale.

Gli agenti hanno constatato delle situazioni di irregolarità anche sotto il profilo della sicurezza e della prevenzione degli incendi. Tanti infatti erano i cavi elettrici che attraversavano i 4 locali e a cui erano collegati diversi apparecchi elettrici. Ad aprire le porte della struttura, non senza esitazione, è stata una ragazza di nazionalità cinese, sprovvista di permesso di soggiorno, che si occupava della polizia e della manutenzione delle stanze. Anch’ella dormiva in una stanza piccolissima e priva di finestre.

L’affittacamere, pure lei di nazionalità cinese, è ora stata denunciata per violazione delle norme a tutela dei lavoratori e sfruttamento della manodopera clandestina. Inoltre, la donna dovrà pagare una sanzione amministrativa di 16.000 euro relativa all’esubero del numero degli alloggiati. La ragazza addetta alle pulizie è stata invece accompagnata all’Ufficio Immigrazione per gli accertamenti relativi alla sua permanenza in Italia.

Anche nei prossimi giorni i controlli contrastare l’attività di affittacamere abusive e lo sfruttamento della manodopera clandestina disposti dal Questore Fulvio della Rocca. Il tutto anche sulla base delle segnalazioni che provengono dai cittadini, dai comitati di quartiere e dalla Federalberghi. La scorsa settimana, infatti, già due strutture erano finite nella rete dei controlli degli agenti della polizia. Anche in quei casi, i poliziotti avevano rilevato delle irregolarità amministrative e di esubero nel numero delle persone ospitate rispetto a quanto stabilito nella relativa autorizzazione.

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