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Dell’Utri indagato per estorsione a Silvio Berlusconi

Dell’Utri indagato per estorsione a Silvio Berlusconi

Il senatore Marcello Dell’Utri, già coinvolto nelle indagini sulla trattativa tra Stato e Mafia, risulta attualmente indagato anche per estorsione nei confronti dell’ex premier Silvio Berlusconi, di cui si è sempre dichiarato fraterno amico.
Nell’ambito di questa inchiesta, i magistrati che si occupano del caso avevano convocato Berlusconi per lo scorso lunedì 16 luglio come persona informata sui fatti, ma il leader del PdL non si è presentato ricorrendo al legittimo impedimento per un vertice con alcuni economisti ed esponenti del partito. Anche la figlia dell’ex premier Marina Berlusconi avrebbe dovuto essere sentita lunedì scorso, ma ha rimandato l’udienza adducendo come giustificazione il fatto di trovarsi all’estero.

 
Secondo gli inquirenti, Dell’Utri avrebbe chiesto all’ex Presidente del Consiglio ingenti somme in cambio del silenzio sui suoi presunti rapporti con la mafia palermitana. A supporto di questa tesi vi sono i movimenti di denaro tra i conti di Dell’Utri e Berlusconi proprio a ridosso della sentenza di Cassazione, emessa il 9 marzo 2012, che ha annullato con rinvio la sentenza d’Appello che condannava il senatore Dell’Utri a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, e il cui processo riprende oggi.
Oltre ad alcune decine di milioni ricevute nel corso degli anni, il senatore in quota PdL ha ricavato circa 20 milioni di euro dalla vendita all’”amico” Berlusconi di una villa situata sul lago di Como, il cui valore è stato stimato da una perizia del 2004 n nove milioni e trecentomila euro.
Altri versamenti consistenti sarebbero stati effettuati dal conto di Marina Berlusconi, che sarà sentita in proposito dagli inquirenti il 25 o 26 luglio.

 
Oggi, in occasione della prima udienza del nuovo processo per concorso esterno in associazione mafiosa, Dell’Utri ha commentato: “Pure l’accusa di estorsione, adesso mi manca solo l’accusa di pedofilia e le abbiamo tutte. La verità è che questi pm sono malati, sono morbosi”. Poi, rivolto ad una cronista che gli chiedeva se l’accusa fosse fondata, il senatore ha ironizzato: “Ma lei fa la pm o la giornalista? Questo è un processo politico, è la verità. Non l’avete ancora capito? Ho la stoffa del pm, se vado in galera comincio a studiare per fare il magistrato”.

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