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Inchiesta su Tarantini, Berlusconi rischia accompagnamento coatto

Inchiesta su Tarantini, Berlusconi rischia accompagnamento coatto

La Procura di Napoli ha fissato la data ultima entro la quale il premier Silvio Berlusconi dovrà presentarsi davanti ai giudici in qualità di testimone. Nella mattinata di oggi la Digos ha notificato al capo del governo l’atto di citazione. Nella nota, i magistrati gli chiedono di fissare la data in cui testimoniare: potrà farlo non oltre il 18 settembre.

Nell’inchiesta napoletana, Berlusconi sarebbe la vittima della tentata estorsione ad opera di Gianpaolo Tarantini, della moglie Angela Devenuto e dell’ex editore e direttore del quotidiano l’Avanti, Valter Lavitola. Il premier (che dal canto suo afferma di “avere aiutato una famiglia in difficoltà” e non di essere stato ricattato) potrà presentarsi tra giovedì e domenica, a partire dalle 8 fino alle 20. Nel caso il primo ministro non si recasse in Tribunale, secondo Il Fatto Quotidiano i pubblici ministeri del capoluogo campano potrebbero avviare la procedura di accompagnamento coatto.

Oggi il nostro presidente del consiglio si trova a Bruxelles per spiegare ai leader europei gli obiettivi e i possibili effetti della manovra finanziaria. Secondo diversi giornali, Berlusconi preferirebbe inviare una memoria scritta piuttosto che farsi ascoltare dagli inquirenti.

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