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Come funziona il mutuo per l’acquisto di un immobile?

Come funziona il mutuo per l’acquisto di un immobile?

Il mutuo è un contratto finalizzato alla concessione di un prestito ed è stipulato tra il mutuante (chi eroga la somma di denaro) ed il mutuatario, ovvero chi riceve la somma e si impegna a restituirla alla scadenza, pagando anche l’interesse pattuito, fissato dal contratto. In genere, il mutuo è finalizzato all’acquisto di un bene immobile, e si divide in mutuo fondiario (destinato all’acquisto della prima casa) e mutuo ipotecario, destinato anche alla costruzione o ristrutturazione di un edificio dall’uso diverso da quello abitativo.

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Come richiedere un mutuo

Per richiedere il mutuo, è necessario compilare un modulo, inserendo diverse informazioni. Bisogna inserire i propri dati anagrafici, la residenza, esplicitare l’abitazione (se in affitto o di proprietà, ecc.), il nucleo familiare e le persone a carico, la professione, il reddito netto mensile ed annuale, la descrizione dell’unità immobiliare ecc. In base a questi dati, la banca può esprimere un primo parere sulla fattibilità dell’operazione, analizzando il reddito netto del nucleo familiare, il valore dell’immobile e l’idoneità dell’immobile ad essere ceduto. Dopo aver ottenuto il parere positivo, è necessario produrre della documentazione a conferma di quanto precedentemente dichiarato, come il cedolino dello stipendio o il modello unico per attestare il reddito, nonché il certificato di nascita, la copia dell’ultimo atto di acquisto dell’immobile ecc. Prima di concedere il mutuo, la banca effettua ulteriori accertamenti, come l’acquisizione notarile preliminare sul bene offerto in garanzia, e la relazione tecnico-estimativa redatta da un tecnico.  La fase finale è la stipula del mutuo dinanzi ad un notaio, redatto per atto pubblico, che da inizio al trasferimento di somma dalla banca al cliente.

Il tasso di interesse

Un mutuo viene concesso a titolo oneroso, ciò significa che oltre al rimborso del capitale è necessario corrispondere anche una somma di denaro aggiuntiva, cioè gli interessi, proporzionali al valore dell’ammontare prestato e alla durata di utilizzo del capitale. Quanto viene restituito complessivamente, viene denominato “montante”. Ma come calcolare il tasso d’interesse? Come già detto, bisogna considerare la somma prestata e la durata del mutuo, ma bisogna considerare, ovviamente, anche il tasso applicato. La formula di calcolo, infatti, prevede la moltiplicazione del capitale prestato per il tasso annuo per la durata in giorni, da dividere per 36500. Tuttavia, il tasso nominale può essere anche corrisposto mensilmente o semestralmente. In tal caso, basta dividere il tasso annuale per il numero di pagamenti annuali.

Durata, valore e rata del mutuo

Il mutuo ha in genere una durata medio-lunga, ciò significa che ha una durata minima di 5 anni, fino a 30 o 40 anni, a seconda delle regole stabilite dall’istituto di credito. In genere l’importo erogato non supera l’80% del valore dell’immobile, tranne in alcuni casi, quando l’istituto di credito concede mutui fino al 100% del valore dell’immobile, richiedendo, però, maggiori garanzie. Una delle prossime manovre finanziarie dello Stato, però, consentirà ai giovani di beneficiare della garanzia statale per l’ottenimento di un mutuo finalizzato all’acquisto della prima casa. Per quanto riguarda l’ammontare della rata, questa non deve essere superiore ad un terzo dello stipendio.

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