Mesagne è ancora in lutto per la tragica morte di Melissa Bassi, la ragazza sedicenne uccisa sabato mattina, a causa dell’esplosione di un ordigno davanti all’ingresso dell’istituto professionale “Francesca Laura Morvillo Falcone“, nella provincia di Brindisi.
Il funerale di Melissa sarà celebrato alle 16:30 di oggi, presso la chiesa madre a Mesagne, in provincia di Brindisi. La gente invoca giustizia, una giustizia che non si sa se verrà mai fatta: “Non arriviamo a fine mese, non c’è lavoro e non proteggono neanche i nostri figli“, denuncia Santino – il cugino del padre di Melissa – mentre la zia Lucia, giustamente, domanda: “Con quale cuore, adesso, li mandiamo a scuola?“.
Il fidanzato della ragazza, Mario De Nitto di 17 anni, ha dichiarato: “Quelli sono bestie, cosa farebbero se questo fosse accaduto ai loro figli?“, riferendosi a chiunque abbia commesso questa strage. Mario ha preparato un manifesto con un saluto per Melissa – con la quale stava insieme da due mesi – ed una maglietta, piena di scritte e di saluti, da riporre nella bara insieme a lei.
Don Ciotti, nella sua omelia, ha nominato persino il gatto Punto che “cerca la sua padrona” e sembra aver capito che qualcosa non va; un fedele amico che non sa perché la sua padroncina non è ancora rientrata a casa. Il padre di Melissa è a casa, ma la mamma è ancora seguita da psicologi e si trova sotto sedazione presso l’ospedale del paese, a causa del dolore per la perdita della sua unica figlia; probabilmente, non potrà partecipare ai funerali.
Anche i familiari di Melissa credono che la mafia non c’entri con quest’attentato: “La mafia no, c’è ma non fa queste cose, non se la prende con i ragazzi” e ne sembrano convinti, mentre restano in attesa che qualcuno dica loro chi è stato e che giustizia venga fatta.