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Giorgio Napolitano

Napolitano: “Corruzione vergognosa”. Polverini: “Io esco pulita”

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato oggi in occasione della cerimonia di apertura dell’anno scolastico al Quirinale, facendo riferimento ai recenti scandali e denunciando i fatti di corruzione:

“Purtroppo, anche di recente, la cronaca ci ha rivelato come, nel disprezzo per la legalità, si moltiplichino malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili, vergognosi. Non è questo un contesto accettabile per persone sensibili al bene comune, per cittadini onesti, nè per chi voglia avviare un’impresa. Chi si preoccupa oggi giustamente per l’antipolitica deve saper risanare in profondità la politica”

ha affermato il Capo dello Stato. Per Napolitano, risanare la politica è possibile, “così come si può battere la mafia, come hanno dimostrato 20 anni fa Falcone e Borsellino“. Il presidente della Repubblica ha voluto anche ribadire il valore della legalità, violato più volte come “la recente cronaca ci ha dimostrato”. Il giorno dopo le dimissioni, intanto, l’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini difende la sua giunta, dice che non ha intenzione di ricandidarsi alla Regione Lazio e attacca la giunta precedente: “Le ostriche e lo champagne alla Regione Lazio venivano degustate già prima del mio arrivo, comportamenti immorali e poco etici qui ci sono sempre stati” ha affermato.

Card. Angelo Bagnasco

Bagnasco: “Scandali inaccettabili, la politica li sottovaluta”

Il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha aperto oggi a Roma i lavori del Consiglio permanente della Cei, affrontando diversi argomenti, come la crisi economica in cui si trovano Italia ed Europa, la lotta alla corruzione e la condanna delle unioni civili, ma si è soffermato soprattutto sui recenti scandali e sul “malaffare” venuto a galla. “Che l’immoralità e il malaffare siano al centro come in periferia non è una consolazione, ma un motivo di rassegnata indignazione, che la classe politica continua a sottovalutare. Ed è motivo di disagio per gli onesti” ha affermato il cardinale, parlando anche di “un reticolo di corruttele e scandali” che sta emergendo dalle Regioni e della necessità, quindi, di una “lotta penetrante e inesorabile alla corruzione“.
Bagnasco si esprime favorevolmente sull’attuale governo Monti, dicendo che, nell’interesse di tutti, tale governo adesso deve adempiere ai suoi compiti per mettere il paese al riparo da “capitolazioni umilianti“. Nel frattempo, la politica dovrà riconquistare il suo ruolo “arrivando a riforme importanti quanto attese”. Il cardinale, pur condannando i rischi dell’antipolitica, invita comunque i partiti a non sottovalutare tale sentimento, e a prepararsi seriamente alle elezioni, “portando risultati concreti per il paese”.

Sergio Marchionne

Fiat, Marchionne a Passera: “Il Brasile aiuta le imprese”

Continua lo scambio di battute polemiche tra l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne e il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, proprio alla vigilia dell’incontro Fiat-governo previsto per domani pomeriggio a Palazzo Chigi. Il ministro Passera, in visita in Brasile, aveva auspicato di essere concretamente aggiornato riguardo ai nuovi progetti dell’azienda: “La Fiat aveva espresso dei progetti di riferimento importanti e mi auguro che su questo, sabato, avremo delle risposte” aveva affermato.
Marchionne aveva inoltre detto di “voler sopravvivere alla tempesta con l’aiuto di quella parte dell’azienda che va bene nell’America del Nord e del Sud“, e il ministro aveva replicato: “Non sta scritto da nessuna parte che in Europa non si può guadagnare costruendo automobili. Sono certo che Fiat abbia la volontà di produrre con successo anche in Italia e in Europa”. Oggi, l’amministratore delegato Fiat ha contrattaccato in una nota: al ministro Passera, ha detto, “non sarà sfuggito che il governo brasiliano è particolarmente attento alle problematiche dell’industria auto. Sono sicuro che il ministro sappia che le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali”.

Renata Polverini

Pdl Lazio, Battistoni si dimette mentre le indagini si estendono

Continua l’inchiesta per lo scandalo dei fondi Pdl alla Regione Lazio che vede come primo imputato l’ex capogruppo Franco Fiorito. Oggi in mattinata si è dimesso anche il neocapogruppo Francesco Battistoni, come chiesto dalla presidente Polverini. Battistoni avrebbe rimesso l’incarico in seguito ad un faccia a faccia con il segretario Pdl Angelino Alfano, che avrebbe commentato: “Si è dimesso da capogruppo non già perchè indagato o sfiduciato politicamente, ma per un suo gesto di grande responsabilità nei confronti delle istituzioni e del Pdl che non possiamo che apprezzare”.
Per l’avvicendamento a capogruppo Pdl alla regione si fa il nome di Antonio Cicchetti o Chiara Colosimo. Intanto, nell’interrogatorio di ieri, Fiorito avrebbe parlato di un accordo di ripartizione dei fondi tra i tutti i gruppi del consiglio regionale in base alla loro consistenza politica per il quale venivano assegnati 100 mila euro all’anno ad ogni consigliere per l’attività politica, e un accordo interno al Pdl che raddoppiava o triplicava tale cifra a seconda degli incarichi ricoperti. Fiorito avrebbe prima detto che “la presidente Polverini non poteva non sapere“, salvo poi smentire tale affermazione ai microfoni di Sky.

Pierluigi Bersani

Primarie, nel Pd fronda contro Vendola ma Bersani: “Spero partecipi”

Si va facendo sempre più dura la battaglia per le primarie del centrosinistra. Il leader di Sel Nichi Vendola aveva infatti spiegato, qualche giorno fa, di non esser più sicuro di candidarsi, se queste sarebbero diventate quasi una resa dei conti interna al Pd, e oggi un gruppo di parlamentari democratici guidati da Beppe Fioroni ha scritto una lettera al segretario Bersani chiedendogli di modificare le regole delle primarie, in modo da ostacolare la candidatura del presidente della Regione Puglia. Nella lettera, si legge:

“Essendo primarie di coalizione riteniamo che i partecipanti delle altre forte politiche debbano presentare un programma compatibile e integrabile con il nostro. Iniziative come quella referendaria abrogativa per leggi che possono essere sicuramente migliorate, ma la cui abrogazione recherebbe nocumento al paese, non sono di certo compatibili”.

Il riferimento è al sostegno di Vendola alla raccolta delle firme per cancellare la riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori introdotta dal governo Monti e la norma, voluta dall’ex ministro Sacconi, che permette di stipulare contratti aziendali con deroghe a leggi e contratti nazionali.

Aula della Camera

Partiti, no alla certificazione esterna dei bilanci

Il nuovo regolamento sui bilanci dei partiti che la Giunta della Camera esaminerà domani, stando a quanto anticipato dall’Ansa, prevederà più trasparenza nei bilanci dei gruppi parlamentari di Montecitorio che però si avvarranno di un controllo interno alla Camera senza passare al vaglio di una società di certificazione esterna, come aveva proposto il presidente Gianfranco Fini. Quest’ultimo ha però spiegato che quanto deciso oggi potrebbe cambiare: “Alla luce degli interventi di oggi della proposta dei questori, la Giunta per il regolamento potrà valutare con assoluta serenità di ripristinare il testo iniziale” ha spiegato.
L’ufficio di presidenza della Camera, infatti, già in primavera aveva deciso di introdurre delle modifiche al Regolamento di Montecitorio per ottenere una maggiore trasparenza nell’utilizzo dei fondi da parte dei gruppi parlamentari. La Giunta per il regolamento si era poi riunita il 31 luglio per esaminare una proposta dei questori che aveva ottenuto un via libera di massima dalla stessa Giunta. Il presidente della Camera Fini aveva quindi chiesto di inserire in questa bozza di regolamento la norma sul “controllo esterno”, che prevedesse ciòè che i bilanci dei gruppi venissero controllati da una società di certificazione esterna alla Camera, uno dei punti forti della famosa riforma dei finanziamenti ai partiti.

Renata Polverini

Polverini: “Chiedo scusa, cambiare o si va a casa”

La presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha aperto oggi pomeriggio la seduta straordinaria del Consiglio regionale convocata in seguito allo scandalo dei fondi Pdl emerso pochi giorni fa, e ha voluto subito fare una sorta di mea culpa, chiedendo scusa “a tutti, ai cittadini del Lazio, alla politica onesta, alle istituzioni, alle altre regioni, alle famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, agli operai della Fiat, ai media e alla mia famiglia.” La Polverini aveva esordito dicendo: “Quello che è accaduto alla Regione Lazio è una catastrofe paragonabile all’alluvione di Firenze”.
La governatrice del Lazio ha minacciato di dimettersi, e ha fatto presente ai suoi: “Se non c’è alternativa ce ne andiamo tutti a casa: facciamo durare questo consigllio fino a che serve, o usciremo da qui tutti da ex. Se la sfida che oggi lancio verrà accolta andremo avanti altri due anni e mezzo, altrimenti ci saluteremo stasera“. La presidente della Regione Lazio ha inoltre presentato un pacchetto di tagli dei costi che fa leva su fari punti, tra i quali il taglio delle commissioni consiliari, degli assessori, delle auto blu e l’azzeramento delle somme per i gruppi consiliari.  In serata, la maggioranza si è compattata e ha approvato, con 41 voti a favore, 26 astenuti e tre assenti, la mozione della governatrice, che prevede entro il 2013 una riduzione delle spese dagli attuali 98 milioni di euro a 70 milioni.

Berlusconi: “Ricandidarmi? Dipende dalla legge elettorale”

L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, arrivando a Venezia per imbarcarsi sulla nave Mcs-Divina per la crociera con i lettori del Giornale, accenna per un attimo alle sue intenzioni politiche: una nuova candidatura al governo dipenderà “dalle condizioni che si verificheranno, da quale sarà la legge elettorale.”ha affermato. E ha aggiunto: “E’ necessario dare al Paese una guida che sia effettivamente tale, che possa intervenire per rendere, attraverso il cambiamento della Costituzione, governabile il Paese, e che non prosegua questa politica che ci porta irreversibilmente verso la recessione“. Berlusconi ha parlato di quella attuale come di una fase “molto confusa e frazionata“, quindi, ha aggiunto, “stiamo guardando al suo sviluppo“.
L’ex premier è apparso in forma e sorridente ai giornalisti che lo attendevano all’aereoporto “Marco Polo” di Tessera, da dove poi ha raggiunto Venezia per imbarcarsi. A parte le poche parole di oggi, però, era da diversi mesi che Berlusconi evitava di apparire e di parlare in pubblico, al punto da aver disertato ieri la festa di “Atreju”, dei giovani del Pdl, scusandosi poi con una citazione “biblica” sulla sua pagina Facebook: “Sta scritto nella Bibbia che c’è un tempo per parlare e un tempo e per riflettere. Forse oggi, di fronte a tanta confusione, è meglio riflettere” aveva scritto.

Presidente della Regione Lazio Renata Polverini

Caso Fiorito, Finanza alla Regione Lazio

Questa mattina il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza si è recato nella sede del Consiglio regionale del Lazio, alla Pisana, in cerca di documentazioni riguardanti l’inchiesta aperta dalla Procura sulla gestione dei fondi del Pdl che vede indagato l’ex capogruppo Franco Fiorito. Dalle prime indagini erano emersi bonifici di spese ingenti, acquisto di auto e vacanze in resort. Gli investigatori hanno intanto sentito come persona informata sui fatti il successore di Fiorito, Franco Battistoni. Fiorito si è autosospeso dal partito, come ha fatto sapere il segretario del Pdl Angelino Alfano al termine di una riunione nella sede nazionale del Pdl iniziata ieri mattina, protrattasi per tutta la giornata e poi riaggiornata a questa mattina. E’ stata perquisita anche la casa dell’ex capogruppo, che ha nominato suo legale l’avvocato Carlo Taormina.
Sembra che, in realtà, vi sia uno scontro in atto tra Fiorito e il suo successore Battistoni, e che Fiorito abbia già preparato una sorta di contro-dossier sulle spese dei singoli consiglieri regionali del gruppo. Si teme comunque che la questione sfugga di mano e che si trasformi in un terremoto politico per il Pdl alla Regione Lazio. Ora della vicenda se ne dovrebbe occupare direttamente il segretario Angelino Alfano. La presidente della Regione Lazio Renata Polverini, comunque, ieri sera aveva abbandonato la riunione poco prima delle nove, visibilmente contrariata: “Occorre fare al più presto pulizia, sono pronta a rompere” avrebbe detto.

sindaco di Firenze Matteo Renzi

Parte la sfida di Renzi:”Mi candido a governare l’Italia”

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha lanciato ufficialmente questa mattina, dal Teatro La Gran Guardia di Verona, la sua candidatura per le primarie del centrosinistra e quindi, in prospettiva, per la guida del paese, dando inizio al suo tour in camper in giro per l’Italia. Egli quindi accantona l’ipotesi di un altro governo Monti, perchè, dice, questo governo tecnico “ha fatto bene, ma non ha restituito una speranza ai giovani“. Le tre parole chiave della sfida di Renzi sono Europa, futuro e merito, “le tre cose”,dice, che servono “per cambiare l’Italia”. Egli inoltre si rivolge apertamente all’elettorato deluso da Berlusconi:Non ho paura dei voti di chi ha votato centrodestra” afferma, mentre attacca la sinistra radicale, che è una sinistra che “non vuole governare“.
Il sindaco di Firenze è entrato nella sala piena di gente da un ingresso secondario, evitando le telecamere ma anche alcuni sostenitori che lo aspettavano all’ingresso principale. La scenografia della sala era sobria, ma con i colori blu, rosso e bianco che ricordavano un pò le convention americane. Ai partecipanti venivano distribuiti cartelli con la scritta “Adesso” da una parte e dall’altra il nome Matteo Renzi, da alzare verso il palco. Subito prima dell’ingresso di Renzi, lo staff aveva fatto vedere un video per mostrare i cambiamenti degli ultimi 25 anni, in cui comparivano Gorbaciov e Reagan, le due Germanie, papa Giovanni Paolo II, la guerra in Jugoslavia, i simboli dei partiti, fino a Obama.