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Al via ‘Distretto Italia’, formazione e lavoro per oltre 10mila giovani

Al via ‘Distretto Italia’, formazione e lavoro per oltre 10mila giovani

Urso: “Mettiamo insieme sistema formativo e industriale”. Starace (ENEL): “Progetto di sistema per le competenze necessarie alla crescita”

Orientare i giovani nelle scelte di studio e di lavoro, formarli e inserirli nelle aziende – anche per richiamare in Italia i giovani “in fuga” all’estero e offrire un futuro possibile ai NEET (acronimo di Not in Education, Employment or Training): con queste tre linee di azione è iniziata oggi la fase operativa di Distretto Italia, presentato a ottobre dell’anno scorso.

Dobbiamo fare una rivoluzione culturale per far capire quanto sia importante il lavoro creativo e manuale. Per questo, nel provvedimento per il Made in Italy, vi sono aspetti legati alla formazione e per questo vorremmo che in ogni distretto produttivo italiano ci fosse il liceo del Made in Italy“. Lo ha dichiarato oggi il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nel corso della Conferenza Stampa di lancio del programma di formazione e inserimento nel lavoro promosso dal Consorzio ELIS. “Dobbiamo far capire ai 3 milioni di giovani che non lavorano e non studiano che hanno un futuro”.

Più persone possibili devono inserirsi nel mondo del lavoro, questo è il nostro impegno” – ha aggiunto il Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone. “I dati dell’occupazione sono buoni, ma le donne sono ancora il 10% in meno rispetto al resto d’Europa: è una questione di giustizia. Entro il 2025 dobbiamo riportare al lavoro 3 milioni di persone, e 300mila di questi devono avere una formazione in materia di innovazione e transizione digitale“.


Proprio per affrontare al meglio la transizione, che è anche energetica e ambientale, sono quattro le Scuole dei Mestieri che – organizzate su tutto il territorio nazionale – prepareranno i primi tecnici da inserire nelle aziende, con corsi per:

  • posatori di fibra ottica, responsabili di cantiere e impiantisti elettrici (con 5 settimane di formazione, seguite dall’avvio al lavoro); 
  • programmatori software, con una formazione di 20 settimane. 

Distretto Italia prevede, inoltre, Scuola per la Scuola – ovvero, attività di orientamento attraverso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) che permetteranno ai giovani di scegliere tra molteplici proposte lavorative – e Officine Futuro, rivolte anche a docenti e genitori, come supporto nelle scelte di studio e di lavoro dei giovani. 

Sono oltre 5mila le posizioni che richiedono di essere occupate nelle 12 grandi aziende che hanno partecipato alla prima analisi di fabbisogno, mentre altre 4.800 si registrano nell’indotto.

Distretto Italia è un progetto di sistema che serve a colmare la mancanza di competenze necessarie per la crescita dell’Italia e a dare ai ragazzi la possibilità di fare le loro scelte” – ha spiegato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore generale del Gruppo Enel. 

Infatti, la prima utility energetica italiana è da tempo impegnata assieme a ELIS nella formazione delle professioni del futuro, legate alla transizione green – e basta pensare alle iniziative Energie per Crescere ed Energie per Crescere con le Rinnovabili, che hanno già coinvolto centinaia di giovani e decine di aziende partner di Enel. 

Oltre a Enel – tra le aziende fondatrici del progetto – Distretto Italia vede la partecipazione di circa 30 tra imprese, agenzie del lavoro e altri enti: Autostrade per l’Italia (Gruppo che presiede il Semestre di progetto del Consorzio), A2A, Adecco, Bain & Company, Bnl Bnp Paribas, Boston Consulting Group, Cisco, Confimprese, Engineering, Eni Corporate University, Ferrovie dello Stato Italiane, Fincantieri, Fmts Group, Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Generali Italia , Gi Group, Gruppo Fnm, Made in Genesi, ManpowerGroup, Milano Serravalle – Milano Tangenziali, Open Economics, Open Fiber, Orienta, Poste Italiane, Randstad, Site Spa, Skuola.net, Soft Strategy, Synergie, Tim, Trenord e Umana.

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