Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Il barbone bruciato vivo a Bologna era un uomo ricco

Il barbone bruciato vivo a Bologna era un uomo ricco

Giovanni Valentin, era un clochard (o se preferite: un barbone), che viveva, nonostante tutto: felicemente. Risulta difficile nella società globalizzata e capitalistica comprendere un uomo che vive in strada, fra i rifiuti, e si dice felice. Eppure lui lo era davvero, perché non era un barbone per un destino infausto, ma per scelta.

La sua storia è venuta alla ribalta a causa della sua tragica fine, che lo ha visto morire ed essere trovato nei giorni scorsi nei pressi dell’immondizia, che soleva rovistare in cerca di oggetti utili. L’uomo veniva chiamato Hanscassonetto“, ma dodici anni fa’ aveva ereditato dalla madre proprietà e denaro contante.

L’uomo era nato a Laives nel 1945 e si era trasferito poco dopo con la famiglia a Brunico, dove raggiunta la maggiore età decise di cominciare una vita da clochard, con gran dispiacere della madre, che tentò più volte di riportarlo ad una vita normale. Hans però era felice e nessuna ricchezza poteva ripagarlo della libertà conquistata con il suo vagabondare.

Dodici anni fa’ sua madre venne a mancare e prima di morire chiese alla cugina di Hans di trovarlo e dirgli cosa aveva ricevuto in eredità e così fu fatto, ma lui dopo aver pianto per la madre ed aver detto alla cugina che avrebbe posato un fiore sulla tomba della donna, tornò al suo modo di vivere e non toccò mai nessuno dei 250.000 euro di rendita, dei terreni e della grande villa lasciategli.

Adesso la cugina, ce sarà la sua probabilmente una delle eredi ed ha voluto assicurare: “non so a chi andranno ora i soldi ed i terreni. Ma penso che sarebbe giusto donare una parte di quel denaro ad associazioni che si occupano dei senzatetto“. Una scelta che probabilmente Hans troverebbe molto appropriata, sebbene come lui stesso aveva sempre sostenuto: per vivere felici non servono certo i soldi.

Lascia un commento