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Giorgia Meloni: adeguare stipendi anche a sindaci e banchieri

Giorgia Meloni: adeguare stipendi anche a sindaci e banchieri

Il tema della riduzione dei costi della politica è all’ordine del giorno, dopotutto, come avrebbe detto Sandro Pertini, 7° presidente della Repubblica Italiana, “i giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo” (da Messaggio di fine anno – 1978). Insomma, i giovani, ma adesso in generale tutti gli italiani, hanno bisogno che i loro politici siano i primi a fare i sacrifici che stanno chiedendo alla popolazione.

Oggi sulla questione è tornata anche l’ex Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, la quale ha voluto in particolare richiamare l’attenzione sul fatto che è indispensabile valutare il problema correttamente, ma specialmente da tutte le prospettive. per cui non bisogna considerare solo i parlamentari come costo della politica, ma anche tutto lo staff di sindaci, consiglieri comunali e regionali, ma anche i privilegi dei banchieri, che hanno provocato la crisi (tra l’altro).

In questo momento di grande attenzione sui costi della politica, sarebbe un errore se il governo si dimostrasse eccessivamente distratto sui grandi privilegi di cui ancora oggi godono le banche e molti cosiddetti tecnici” ha detto Giorgia Meloni ai giornalisti. Impossibile non notare la stoccata dell’ex ministro all’attuale esecutivo, composto per l’appunto da “tecnici” provenienti anche dal settore bancario e finanziario.

Poi ha continuato “penso che per risolvere questo problema e livellare in maniera davvero equa i costi della politica con i colleghi europei si potrebbe istituire una commissione anche per adeguare i compensi di amministratori, consiglieri, sindaci e quindi anche dei parlamentari.”

Una posizione, che ha contraddistinto la Meloni dagli altri membri del Pdl, i quali si sono dimostrati più restii a parlare e decidere sulla questione, rivelando ancora una volta come il cambiamento dipenda molto anche dalla mobilità della politica, che nel nostro paese è assai vecchia. La Meloni ha quindi espresso in linea con la sua “relativamente” giovane età una posizione più vicina alla sensibilità della maggior parte della popolazione italiana.

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