Oltre a tentare di dileguarsi nel Sud America avrebbe anche tentato di accollare la colpa dell’omicidio ad una donna offrendole dei soldi. Goico Jovanovic, il 25enne arrestato al confine tra l’Ungheria e la Serbia per l’omicidio del vigile Niccolò Savarino, vede di ora in ora peggiorare la sua situazione incastrato dalle importanti informazioni fornite agli inquirenti dalla donna a cui aveva chiesto il “favore” e dalle intercettazioni telefoniche riportate dai magistrati.
“Sei nei guai, con la tua macchina hanno commesso un omicidio, ti do 200 mila euro se mi copri”. Ecco la proposta. La donna, Barbara B., che è definita dalla polizia “una sbandata” ha però rifiutato l’offerta e, interrogata dalla polizia locale, ha collaborato con le indagini fornendo ulteriori elementi utili per la ricerca dell’assassino in fuga.
Infatti, prima di cercare di sfuggire alle autorità competenti, fuggendo nel Sud America, il 25enne ha tentato di salvarsi dal carcere, tentando di corrompere la donna “prestanome”, a cui era intestato il Suv con il quale fu investito ed ucciso il vigile urbano.
Oltre, gli ultimi movimenti di Jovanovic dopo l’omicidio, cominciano ad arrivare anche indiscrezioni sui precedenti del 25enne. Secondo quanto emerge dal testo delle intercettazioni riportato sull’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Milano a carico della slavo, aveva già avuto precedenti con le forze dell’ordine. Difatti nel suo passato ci sono accuse per furto e ricettazione, inoltre, nei suoi fermi, aveva fornito ben quattro diversi nomi: Goico Jovanovic, Reni Nicolic, 17 anni, francese, Goico Nicolic, 21 anni e infine Davide Jovanovic, 26 anni di Palermo. Tutti nominativi corrispondenti alle medesime impronte digitali.
Sarebbero almeno sei le intercettazioni, che stano fornendo le indicazioni che oltre a portare all’arresto di Goico, stanno risultando utili anche per capire chi era con il 25 al momento del tragico evento. In quattro telefonate si sentono infatti, le voci del presunto complice, che sarebbe stato a bordo del Suv quel pomeriggio, e di altri conoscenti di Jovanovic.
Sempre dalle intercettazioni, gli inquirenti a quanto sembra, stanno evidenziando che il colpevole facesse parte di un certo ambiente criminale, infatti ora si sta indagando seguendo la pista del favoreggiamento