Testato positivamente il nuovo vaccino anti Aids in Spagna. Una speranza, una prevenzione e forse anche un passo verso la cura della peste dei nostri tempi!
La sperimentazione sui 30 volontari ha dato ottimi risultati, dimostrando come il vaccino MVA-B abbia indotto nel 90% dei casi una risposta immunitaria che non lascia dubbi: produzione di linfociti CD4+ e CD8, inoltre nell’85% dei soggetti la memoria immunologica del virus è stata mantenuta per almeno un anno.
Insomma un risultato invidiabile che la Spagna ha realizzato tramite la collaborazione fra il Consiglio Superiore della Ricerca (CSIC), gli ospedali di Madrid ed il piliclinico ospedaliero di Barcellona. Gli studi sono stati pubblicati sulle riviste Vaccine e Journal of Virology e sebbene siano state per ora testate solo su pazienti sani passeranno presto ai test su pazienti sieropositivi.
Il vaccino basa la sua efficacia su 4 geni del virus Hiv: Gag, Pol, Nef e Env, scoperti in passato da diversi laboratori internazionali. Questi, tramite l’iniezione del vaccino, stimolano una forte risposta immunitaria multipla, ossia su più livelli; quindi una produzione di linfociti T CD4+ e CD8, nonchè molecole di interferone (che rappresentano la tipica risposta di un organismo ad un’infezione). I risultati sono dunque abbastanza incoraggianti da far ben sperare i medici per le fasi II e III dei test, che potrebbero finalmente fornire uno strumento preventivo per la lotta contro quella che è stata e, per ora, continua ad essere la peste del nostro tempo. Secondo Mariano Estenan, coordinatore del trial, si avrà un vaccino specifico contro il ceppo B dell’Hiv, il più comune in europa, entro il prossimo anno, anche prima se i fondi saranno adeguati.
Su questo però i ricercatori sono piuttosto dubbiosi, la Spagna infatti sta affrontando un momento economico anche peggiore dell’Italia e con molta probabilità il prossimo governo opererà ampi tagli a tutti i settori, perfino quello della ricerca.