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Turisti italiani rapiti in India, Bosusco scrive una lettera ai genitori

Turisti italiani rapiti in India, Bosusco scrive una lettera ai genitori

Ancora è molto alta la preoccupazione per le sorti dei due turisti italiani rapiti da parte di un gruppo maoista nello stato indiano dell’Orissa. Uno di questi due, Paolo Bosusco ha scritto una commovente lettera ai genitori in cui si legge:

Caro papà e cara Vanna, vi voglio molto bene anche se non sempre ve l’ho dimostrato. Vi scrivo mentre sono prigioniero di un gruppo di guerriglieri. Se mi libereranno ci rivedremo presto, dovesse succedermi qualcosa vi voglio dare un grande abbraccio d’amore. Quando sarà tutto finitoper favore togliete seimila euro dal mio conto e fateli avere a Santogh per ringraziarlo di tutto quello che ha fatto per me. Il resto che c’è in banca prendilo tu Vanna, insieme alle case. Vi voglio bene, Paolo.

La lettera, è stata fatta avere dai ribelli maoisti insieme a uno degli ostaggi indiani rilasciati. Nel frattempo la trattativa per il rilascio dei due italiani è momentaneamente sospesa, aggravata anche da un altro sequestro. Un centinaio di guerriglieri maoisti hanno infatti sequestrato Jhina Hikaka, membro del Parlamento dello Stato di Orissa per il partito di governo Biju Janata Dal (BJD) del Chief minister, Naveen Patnaik. L’uomo, deputato, ha 34 anni ed è stato rapito nella zona tra Koraput e Laxmipur a 500 chilometri a sud di Bhubaneswar, mentre si trovava con il suo autista e con la guardia del corpo.

Anche per questo rapimento i maoisti hanno avanzato le stesse richieste già espresse per la liberazione dei due italiani, che vanno dallo stop al turismonella regione alla liberazione di militanti maoisti in carcere, chiedendo che tali condizioni vengano adempiute il più presto possibile. Il chief minister Patnaik, ha assicurato che nonostante il sequestro, il negoziato per la liberazione dei due italiani rapiti comunque “andrà avanti” ed è previsto un incontro con i rappresentanti dei maoisti in giornata.

 

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