I carabinieri della Stazione di San Giovanni di Roma hanno arrestato un uomo di 30 anni, pluripregiudicato, romano ritenuto responsabile di una rapina avvenuta lo scorso marzo a piazza Re di Roma ai danni di 12 ragazzi, di cui uno solo maggiorenne. Sembra che a tradire l’uomo sia stato un tatuaggio che aveva sul collo.
Con minacce e ricatti l’uomo ed era riuscito a sottrarre ad ogni ragazzino prima i cellulari, poi i contanti e infine anche le catenine e altri oggetti in oro. Il malvivente, approfittando anche dello stato di paura dei giovanissimi, ha costretto tre di loro a picchiarsi reciprocamente, per poi infierire personalmente con calci e pugni.
Dopo aver preso il malloppo, il 30enne si sarebbe avviato verso la Metropolitana dicendo di “essere in ritardo per la firma”. È stato proprio questo il dettaglio che ha permesso ai Carabinieri di indirizzare le ricerche del pregiudicato tra coloro che erano sottoposti all’obbligo di presentazione presso le caserme dei carabinieri di Roma e in particolare tra quelli che, per profilo delinquenziale, erano capaci di una condotta così violenta e pericolosa.
Il particolare però più rilevante è stato il tatuaggio a forma di “S” del pregiudicato descritto dai ragazzini che ha permesso ai Carabinieri di individuare ed arrestare l’uomo.