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Telegram e la truffa del Green Pass

Telegram e la truffa del Green Pass

Effettivamente viviamo ancora in democrazia, anche se i più scettici, quelli che mettono in dubbio ogni cosa anche se questa va ben oltre le loro competenze e conoscenze, quindi sulla questione vaccini anti-covid ognuno è ancora libero di scegliere se farlo oppure no. Anche se qualcuno usa la scusante del green pass per farlo passare come obbligo, siete ancora liberi di non vaccinarvi. Certo questo comporta delle conseguenze, come ogni società con delle regole e che si rispetti a questo mondo. Sempre gli scettici, sempre loro, forse non hanno davvero capito che siamo tutti di fronte ad una nuova malattia che può essere debellata solo con la medicina e se la loro qualità e durata della vita ad oggi è quella che conoscono, lo devono alle conquiste passate in questo campo per debellare virus e malattie un tempo mortali. Perché nominiamo tutte queste volte gli “scettici” beh perché sono loro i protagonisti di questa vicenda. Non solo avete dato prova di conclamata idiozia mista ad irresponsabilità, ma l’avete pure confermata.

Il Green Pass è dunque realtà ed i NoVax pur di trovare un modo per aggirare il sistema, quello che considerano nemico e dittatoriale nonostante voglia curarli e salvarli da una malattia potenzialmente mortale e donarci nuovamente la libertà che tanto bramano (come se i vaccinati non volessero la stessa cosa), hanno preferito sborsare cifre che arrivano fino a 300 euro verso sconosciuti con la promessa di avere un green pass pronto all’uso. Non solo soldi, ma anche dati personali che sarebbero dovuti servire per creare il falso pass. Le brutte notizie per i NoVax non sono dunque finite perché oltre al danno, si sono procurati anche la beffa e tutto da soli. Ma l’epopea per i NoVax è solo agli inizi. I rischi legati a questo gesto sono molteplici ed andiamo per ordine:

L’invio della somma in denaro richiesta più i documenti con la promessa di ricevere un green pass funzionante.

La sparizione dei gruppi telegram e whatsapp creati ad hoc per perpetrare la truffa con un messaggio finale che obbligava gli utenti ad un ulteriore esborso di denaro della somma pari a 350 euro, pagabili anche in bitcoin.

Laddove non dovessero esaudire questa richiesta i rischi si moltiplicano cominciando con la segnalazione all’ente sanitario delle persone che hanno cercato di truffare un provvedimento fatto dallo Stato.

L’invio dei documenti alla polizia postale per segnalare anche a loro queste persone oltre ad evitare false denunce per smarrimento.

La pubblicazione sui canali e gruppi rendendo pubblici i dati degli utenti che pensano di cavarsela pensando che i truffatori non abbiano niente in mano.

La pubblicazione dei loro dati sul deep web.

Insomma diciamo che la lezione in merito per i NoVax è meritata, anche solo per l’estorsione di denaro subita pur se non dovessero davvero perpetrarsi le successive minacce ricevute, la paura e l’umiliazione per un’idiozia così grande non dovrebbe essere facile da dimenticare. Nella speranza che abbiano imparato la lezione visto che non potranno nemmeno denunciare di aver subito questa truffa perché sarebbe come autodenunciarsi per un altro reato. Quindi magari è la volta buona che vi fate curare GRATIS per il bene comune, che dite?

FONTE

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