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Guardia di Finanza

Regioni, le inchieste si estendono a Piemonte ed Emilia-Romagna

Dopo lo scandalo delle “spese pazze” alla Regione Lazio, le procure stanno indagando anche sui gruppi consiliari di Piemonte ed Emilia-Romagna. Oggi la Guardia di Finanza di Torino ha acquisito nelle sedi dei gruppi consiliari la documentazione riguardante le spese degli stessi. L’inchiesta della procura, condotta dai pm Andrea Becconi ed Enrica Gabetta, è per ora solo conoscitiva, non figurando quindi ipotesi di reato nè indagati. L’indagine sarebbe partita per i sospetti sulla settimana bianca al Sestriere di un consigliere regionale, che, per il deputato Roberto Rosso del Pdl, sarebbe stata rimborsata dalla Regione.
Il deputato non aveva fatto il nome del consigliere, ma aveva spiegato che vive in un paese della provincia di Vercelli e l’unico corrispondente a tale identikit era il suo compagno di partito Luca Pedrale, capogruppo in consiglio regionale, con il quale avrebbe avuto contrasti personali. Il Pdl piemontese aveva fatto quadrato intorno a Pedrale, e Rosso, il 26 settembre, ha fatto arrivare un messaggio di scuse al Consiglio regionale, letto poi in aula dal presidente dell’assemblea. La questione sembrava risolta, poi però è partita l’inchiesta conoscitiva della Procura della Repubblica. Rosso oggi dice: “Non datemi tutta questa importanza: la mia era solo una provocazione”.

Giorgio Napolitano

Napolitano: “Corruzione vergognosa”. Polverini: “Io esco pulita”

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato oggi in occasione della cerimonia di apertura dell’anno scolastico al Quirinale, facendo riferimento ai recenti scandali e denunciando i fatti di corruzione:

“Purtroppo, anche di recente, la cronaca ci ha rivelato come, nel disprezzo per la legalità, si moltiplichino malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili, vergognosi. Non è questo un contesto accettabile per persone sensibili al bene comune, per cittadini onesti, nè per chi voglia avviare un’impresa. Chi si preoccupa oggi giustamente per l’antipolitica deve saper risanare in profondità la politica”

ha affermato il Capo dello Stato. Per Napolitano, risanare la politica è possibile, “così come si può battere la mafia, come hanno dimostrato 20 anni fa Falcone e Borsellino“. Il presidente della Repubblica ha voluto anche ribadire il valore della legalità, violato più volte come “la recente cronaca ci ha dimostrato”. Il giorno dopo le dimissioni, intanto, l’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini difende la sua giunta, dice che non ha intenzione di ricandidarsi alla Regione Lazio e attacca la giunta precedente: “Le ostriche e lo champagne alla Regione Lazio venivano degustate già prima del mio arrivo, comportamenti immorali e poco etici qui ci sono sempre stati” ha affermato.

Renata Polverini

Polverini: “Chiedo scusa, cambiare o si va a casa”

La presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha aperto oggi pomeriggio la seduta straordinaria del Consiglio regionale convocata in seguito allo scandalo dei fondi Pdl emerso pochi giorni fa, e ha voluto subito fare una sorta di mea culpa, chiedendo scusa “a tutti, ai cittadini del Lazio, alla politica onesta, alle istituzioni, alle altre regioni, alle famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, agli operai della Fiat, ai media e alla mia famiglia.” La Polverini aveva esordito dicendo: “Quello che è accaduto alla Regione Lazio è una catastrofe paragonabile all’alluvione di Firenze”.
La governatrice del Lazio ha minacciato di dimettersi, e ha fatto presente ai suoi: “Se non c’è alternativa ce ne andiamo tutti a casa: facciamo durare questo consigllio fino a che serve, o usciremo da qui tutti da ex. Se la sfida che oggi lancio verrà accolta andremo avanti altri due anni e mezzo, altrimenti ci saluteremo stasera“. La presidente della Regione Lazio ha inoltre presentato un pacchetto di tagli dei costi che fa leva su fari punti, tra i quali il taglio delle commissioni consiliari, degli assessori, delle auto blu e l’azzeramento delle somme per i gruppi consiliari.  In serata, la maggioranza si è compattata e ha approvato, con 41 voti a favore, 26 astenuti e tre assenti, la mozione della governatrice, che prevede entro il 2013 una riduzione delle spese dagli attuali 98 milioni di euro a 70 milioni.