La notizia aveva suscitato un certo scalpore: Francesco Schettino, il capitano della nave da crociera Costa Concordia naufragata all’Isola del Giglio, il giorno di Pasqua aveva potuto godere di tre ore di permesso dagli arresti domiciliari per andare a pranzare dalla sorella. La notizia era stata diffusa dal Tg5, grazie a una sua troupe stazionata davanti alla casa di Schettino a Meta di Sorrento in provincia di Napoli.
Ora i pm di Grosseto vogliono vederci chiaro, appreso in ritardo del permesso concesso dai carabinieri di Piano di Sorrento, non hanno gradito: “Nessuno ci ha mai chiesto un parere, che comunque sarebbe stato negativo”, ha detto al Tg5 il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio. Oggi poi è una giornata importante in quanto la Corte di Cassazione discuterà i ricorsi della procura di Grosseto e della difesa.