Sono ancora in corso le indagini sulla strage avvenuta in Francia, a Chevaline, ed una nuova pista potrebbe essere data dalla più grande delle due bambine della coppia barbaramente uccisa, adesso uscita dal coma.
Zainab – la piccola di 7 anni, sorella maggiore della bimba di 4 anni trovata illesa sotto il corpo senza vita della mamma – è, infatti, uscita dal coma artificiale ed è stata sedata dopo l’esito incoraggiante della risonanza magnetica; a renderlo noto è Eric Maillaud, procuratore di Annecy a capo delle indagini sul giallo. Maillaud ha spiegato che la bimba sarà ascoltata come testimone non appena i dottori lo riterranno opportuno: a parlare con la piccola saranno due gendarmi donne – specializzate in psicologia infantile – con l’aiuto di alcuni interpreti del consolato britannico.
Zainab era rimasta ferita alla spalla e alla testa, mentre si trovava probabilmente in fuga da chi ha ucciso i suoi genitori e la sua nonna. La piccola era stata trasportata d’urgenza presso l’ospedale di Grenoble, dopo che un uomo aveva dato l’allarme vedendola barcollare e cadere per terra fuori dall’automobile, luogo del delitto. Zeena, invece – la sorellina di 4 anni – ha già fatto ritorno in Gran Bretagna con due zii, su un volo British Airways partito da Ginevra ed è stata presa, al momento, in carico dalle autorità locali e dai servizi sociali. Zeena non sa ancora della morte dei suoi genitori ed è seguita da alcuni psichiatri infantili.
La polizia, al momento, sta continuando a seguire la pista della lite in famiglia interrogando Zaid al-Hilli, fratello del padre della famiglia assassinata, Saad Al-Hilli. Saad pare abbia avuto un litigio con il fratello per motivi legati all’eredità; ad affermarlo è il procuratore che sta seguendo l’indagine, Eric Maillaud. Saad, inoltre, stava lavorando per aziende “sensibili” sul fronte della ricognizione satellitare e delle nanotecnologie: ieri, è venuto alla luce il suo lavoro segreto su un progetto di sorveglianza satellitare per la Surrey Satellites Technology Limited, legata al colosso Eads.
Gli inquirenti, intanto, sospettano che la strage possa essere stata progettata a lungo ed hanno riesaminato più volte e a fondo la scena del crimine con l’impiego di circa 25 agenti, ma senza trovare nulla di particolarmente interessante. Adesso, si sta cercando di ricostruire tutti gli ultimi avvenimenti della famiglia al-Hilli.