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Stabilità, rush finale alla Camera. Dubbi dei tecnici

Stabilità, rush finale alla Camera. Dubbi dei tecnici

La commissione Bilancio della Camera ha licenziato senza modifiche, nel tardo pomeriggio di domenica, la legge di stabilità, che ora passa quindi all’esame dell’Aula, che dovrebbe convertire la manovra entro martedì mattina al massimo. In caso di modifiche, il testo dovrebbe ritornare al Senato, e i lavori verrebbero prolungati fin dopo Natale. L’approvazione in commissione è arrivata circa un’ora dopo il timing previsto perché sono stati comunque votati i circa 80 emendamenti presentati dalle opposizioni (inizialmente erano 130, ma cinquanta di essi sono stati dichiarati inammissibili dal presidente Francesco Boccia), anche se era scarsamente probabile che venissero accolti. Ora inizia la discussione generale in aula, e fonti del governo hanno confermato che non dovrebbe essere posta la fiducia.

I tecnici della Camera hanno però sollevato alcune obiezioni, sostenendo: “L’introduzione del credito d’imposta Irap per i lavoratori autonomi senza dipendenti potrebbe causare una procedura d’infrazione Ue“, anche perché “il beneficio è limitato a specifiche categorie di contribuenti”, ed esso “potrebbe determinare possibili comportamenti elusivi, lavoro sommerso, adottati per fruire del credito d’imposta“. Andrebbe inoltre confermata la disponibilità delle risorse per le alluvioni in Liguria, senza pregiudicare gli interventi già programmati, mentre un’altra obiezione riguarda il fondo da cui andrebbe prelevata parte dei 535 milioni di euro da dare alle Poste, in base ad una sentenza dell’Ue, fondo che, secondo i tecnici, è quasi vuoto.

La manovra, nei vari passaggi parlamentari, è finora passata dai 36 miliardi iniziali a circa 38 di impieghi complessivi, che sarebbero comunque “del tutto coperti”. Soddisfatto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che, in un’intervista al Tg1, ha spiegato che con l’approvazione della legge di stabilità “ci saranno meno tasse, più reddito, consumi, quindi più lavoro”. Il Senato ha intanto fissato diverse norme: innanzitutto vengono bloccati gli aumenti della Tasi per il prossimo anno e viene stabilito un tetto al canone Rai, che non potrà essere più alto di quello dell’anno scorso, mentre i dipendenti delle Province per i primi due anni saranno ricollocati in altri uffici pubblici di Comuni e Regioni, e dal 2017 si avvieranno le procedure di mobilità.

Saranno inoltre ridotte, in attesa della riforma complessiva delle partecipate, le partecipate localiche risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti“, e viene istituito il Registro dei donatori per la fecondazione eterologa. Durante la seduta in Commissione Bilancio, i deputati del Movimento 5 Stelle hanno filmato con un telefonino e poi trasmesso su YouTube la diretta dei lavori, all’insaputa degli altri partiti. Critico sulla manovra anche il “dissidente” del Pd Pippo Civati, che ha scritto su Facebook: “E’ record: 33 fiducie in 300 giorni. Una ogni 9 giorni. Praticamente ogni settimana”. In caso di modifiche, il testo dovrebbe ritornare al Senato, e i lavori verrebbero prolungati fin dopo Natale.

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