Strano modo di togliersi la vita quello di Brian Ettles, 46 anni, che si è ucciso lanciandosi in una cisterna colma di whisky presso la distilleria Glenfiddich, a Dufftown, Banffshire, in Scozia. Il serbatoio conteneva circa 50.000 litri di superalcoolico. La tragedia è avvenuta sabato scorso e vigili del fuoco e paramedici, chiamati sulla scena, nulla hanno potuto fare, se non accertare la morte dell’uomo, padre di due figli. Ettles si è tolto la vita il giorno dopo il compleanno della moglie Irene, che ha compiuto 54 anni. I membri della famiglia dell’uomo sono rimasti troppo sconvolti dalla tragedia per poter rilasciare qualche dichiarazione in merito, così come rispettosa è stata la decisione della distilleria di chiudere per qualche giorno, proprio in omaggio al signor Ettles, che abitava nella vicina città di Keith.
L’uomo ha lavorato per circa 23 anni all’interno della distilleria. L’allarme è stato lanciato intorno alle 22:40 di sabato quando si sperava che fosse possibile ancora salvare l’uomo, gettatosi all’interno del serbatoio che viene utilizzato nelle prime fasi del processo di distillazione. Un portavoce della distilleria Glenfiddich ha dichiarato: “Abbiamo deciso di chiudere in segno di rispetto per la persona cheè morta. Il nostro pensiero va alla sua famiglia”. Una cameriera del The Commercial Hotel di Dufftown ha riferito di aver visto Ettles al bar durante il periodo delle festività natalizie e ha aggiunto: “Brian era stato qui in un paio di volte per mangiare e bere una pinta di birra dopo aver finito il lavoro. Nessuno qui lo conosceva molto bene perché ha vissuto a Keith, ma sembrava davvero una bella persona. Siamo tutti molto scossi dal fatto che sia morto”. La distilleria è stata aperta nel 1886 da William Grant ed è tuttora gestito dai suoi discendenti. Sulla morte dell’uomo non sembrano aleggiare circostanze sospette, sebbene ancora ignoti sono i motivi che avrebbero spinto l’uomo a compiere quest’ultimo ed estremo gesto.
