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Primarie del centrosinistra, albo degli elettori e doppio turno

Primarie del centrosinistra, albo degli elettori e doppio turno

Sono state fissate le regole per le primarie del centrosinistra, che dovranno essere approvate dall’assemblea nazionale del Pd prevista per sabato prossimo e poi portate al tavolo della coalizione. Tali regole prevedono un doppio turno di votazione, un albo degli elettori a cui registrarsi e un patto di coalizione tra i candidati. Chi vorrà votare dovrà quindi ritirare un certificato elettorale almeno un giorno prima delle elezioni, ma si potrà ritirare la “tessera” anche la domenica stessa delle primarie: in ogni comune sarà infatti aperto un ufficio elettorale per iscriversi all’albo degli elettori. Chi vota alle primarie dovrà inoltre sottoscrivere una dichiarazione di sostegno al centrosinistra, e i nomi dei votanti potranno essere pubblici in quanto “sostenitori” della coalizione.
Quanto al doppio turno di votazione, è previsto che solo chi vota al primo turno potrà farlo anche al secondo. L’assemblea di sabato del Pd deve inoltre votare altri due punti: il primo è un patto di coalizione da stringere con le altre forze politiche che partecipano alle primarie, quindi tra Pd, Sel e Psi di Riccardo Nencini. Non dovrebbe sottoscrivere tale accordo l’Api, che si presenta con alle primarie con Bruno Tabacci, perchè, si spiega, “L’Api è fuori dal campo del centrosinistra.” Il secondo consiste in un patto tra i candidati, per il quale chi perde sostiene comunque il candidato risultato vincitore delle primarie.

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, candidato alle primarie, non è d’accordo sulle nuove regole e si chiede:

Non capisco perchè non vadano bene le regole del passato, quelle che andavano bene quando hanno vinto Prodi, Veltroni, Bersani. Mi pare un errore inserire il ballottaggio (alle primarie chi arriva primo vince. Non è che dopo aver vinto, poi, c’è la gara di ritorno). Mi pare un errore grave immaginare un ballottaggio in cui possa votare solo chi ha votato al primo turno (e se la prima domenica ti ammali?) Mi pare un errore cercare di restringere la partecipazione: in tutto il mondo la sinistra allarga il campo della partecipazione e la destra restringe”.

Al sindaco di Firenze ha replicato il responsabile organizzazione del Pd Nico Stumpo, affermando: “Vedo che Renzi chiede con insistenza perchè si devono cambiare le regole. Vorrei fargli notare sommessamente che sabato riuniamo l’Assemblea nazionale del Pd per cambiare lo statuto in modo da consentirgli di candidarsi alle primarie”. Secondo l’attuale regolamento del Pd, infatti, il candidato premier è il segretario del partito. Sulla questione è intervenuto anche l’ex segretario del Pd Walter Veltroni, che non ha però voluto rivelare per chi voterà alle primarie: “Per la mia posizione e il mio ruolo sono preoccupato della tenuta del Pd, che non si spacchi e per questo più che schierarmi mantengo come Prodi una posizione di riserbo” ha affermato”.

L.F.

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