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Poche offerte, chiude una chiesa di Treviso

Poche offerte, chiude una chiesa di Treviso

Con l’acuirsi della crisi economica, anche la chiesa cattolica è stata oggetto di critiche da parte di giornali, politici e semplici cittadini. Si è discusso della possibilità che anche il Vaticano paghi l’Ici (ora Imu) su tutti gli immobili (esclusi quelli di culto); ma è improbabile che un governo filocattolico come quello guidato da Mario Monti possa prendere una decisione in controdenza con quella presa, a suo tempo, da Romano Prodi e Silvio Berlusconi.

Dicevamo della crisi. Chi pensa che la chiesa non ne risenta è costretto a ricredersi, almeno un po’. In provincia di Treviso, a Fontanelle, una struttura ecclesiastica è costretta a chiudere i battenti. Non a tempo indeterminato, ma di certo per qualche mese nel corso dell’anno. Il motivo? Le offerte dei fedeli scarseggiano e i soldi a disposizione non sono abbastanza per tenere i locali aperti tutti i giorni. Una delle spese principali, visto che siamo in una regione freda come il  Veneto, è quella per il riscaldamento. Ecco dunque che in questo inverno la chiesa dei santi Pietro e Paolo aprirà solo per i funerali e per le feste.

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