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Morta la giraffa scappata dal circo Orfei

Morta la giraffa scappata dal circo Orfei

Oggi, ad Imola, il circo ha messo in scena l’ennesimo spettacolo degradante, che non fa certo onore al nostro Paese. Il posto degli animali selvatici è nel loro habitat naturale“, così l’ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha commentato con semplici ed efficaci parole il dramma che si è consumato ieri. La fondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente ha, poi, proseguito:

È ora di smetterla con questi spettacoli crudeli, diseducativi e certamente arretrati sotto il profilo culturale ed etico. Leoni, giraffe, elefanti strappati al loro ambiente naturale, spogliati della propria dignità e costretti a vivere in condizioni di sofferenza fisica e psicologica. È anche ora che si sappia la verità: le già provate tasche degli italiani contribuiscono a mantenere in vita i circhi. Intendiamo, dunque, modificare al più presto questa anacronistica legge, per garantire sostegno solo ai circhi senza animali, che devono invece essere valorizzati per il loro alto contenuto artistico“.

La giraffa, ennesima vittima dell’indifferenza e dell’opportunismo dell’uomo, era scappata ieri mattina – intorno alle 8:00 – dal circo Orfei, vagando per le vie del centro della città di Imola per diverse ore. Il povero animale è poi stato fermato all’interno del cortile della “Cooperativa CEFLA“, lungo la via Selice, dove si è ritrovato terrorizzato, con la bava alla bocca, gli occhi spalancati ed il cuore a mille per la paura.

La giraffa è stata così catturata, sedata con due iniezioni sparate da un agente della Polizia Provinciale, trascinata con un cappio al collo dentro una gabbia improvvisata, dov’è stata chiusa e dove il suo cuore non ha retto; così è morta, forse per un arresto cardiaco. L’animale, infatti, non voleva entrare dentro il camion ed è così caduto. Oggi, avverrà l’autopsia sul corpo senza vita dell’animale per scoprire le cause del decesso.

Aleksandre era un esemplare maschio di giraffa di 4 anni, alto 5 metri, che era stato rinchiuso nel circo Rinaldo Orfei, in questi giorni in Emilia Romagna. Stanco di essere costretto a vivere dietro le sbarre, lontano dal suo habitat naturale e desideroso di riavere indietro la propria libertà, Aleksandre è riuscito a fuggire – terrorizzato dalla città, un luogo certamente diverso dalle savane dell’Africa, dove le giraffe vivono in branco – ma è stato subito inseguito dai Vigili Urbani.

Charlie Chaplin diceva che “l’uomo è un animale addomesticato che per secoli ha comandato sugli altri animali con la frode, la violenza e la crudeltà” ed è vero perché, ancora oggi, tantissimi animali sono privati della propria libertà, dignità e subiscono maltrattamenti fisici e psicologici che vanno avanti e che non vengono fermati neanche dall’art.544-ter del Codice Penale, ai sensi del quale chiunque cagiona lesioni ad un animale, sottoponendolo a sevizie o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, è punito con la reclusione da 3 mesi ad 1 anno o con una multa da 3 mila a 15 mila euro.

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