Il 2 agosto scorso, l’AgCom (Autorità Garante per le Comunicazioni) ha pubblicato la delibera 348-18-CONS con la quale ha recepito il regolamento UE 2015/2120 che stabiliva la libertà di scelta per i consumatori del dispositivo di connessione alla rete internet.
Uno dei provvedimenti voluti dall’Europa nell’ambito del Net Neutrality, il principio di neutralità della rete nell’ambito della regolamentazione del mercato internet.
Questo in termini pratici per il consumatore italiano si tradurrà nella possibilità di aderire ad offerte economicamente più vantaggiose perché senza oneri per la fornitura del dispositivo di connessione.
Inoltre nelle procedure per la restituzione del modem non ci dovranno essere penali per eventuale mancata restituzione dell’apparecchio oppure il saldo delle rate mancanti, così come non dovranno esserci clausole per il cambio di operatore e/o chiusura del contratto.
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Come funziona il modem libero
Sulla base della delibera AgCom sul modem libero, che cosa cambia per il consumatore oggi?
Si potrà innanzitutto scegliere le offerte che non abbiano inclusa la fornitura del dispositivo di connessione sia modem che router. Una tipologia di contratto, questa, che tra l’altro offre al consumatore la libertà di chiudere lo stesso o di cambiare operatore senza preoccuparsi delle penali in caso di mancata riconsegna del dispositivo, senza il pagamento di maxi rate finali o di clausole che oggi sono inserite in quasi tutti i contratti telefonici che includono la connessione ad internet.
Cosa succede ai vecchi contratti
E se si ha già un contratto con dispositivo annesso e clausole capestro? Chi sta già pagando il modem nella bolletta avrà a disposizione due possibilità:
- Variare il contratto senza oneri per il cliente per la fornitura gratuita del modem e senza alcun vincolo economico;
- Recedere il contratto anche qui senza oneri a parte la restituzione dell’apparecchio.
Tempi di attuazione del modem libero
Allo stato attuale continuano ad essere pubblicizzate e disponibili offerte che prevedono la fornitura del modem gratis, questo perché la delibera prevede un’entrata in vigore posticipata, proprio per dare il tempo agli operatori di adeguare contratti e offerte.
La delibera 348 è stata pubblicata come detto il 2 agosto e gli operatori che offrono contratti con linea Adsl come Tim, Vodafone, Fastweb, Wind e Tiscali avranno 120 giorni di tempo per adeguarsi ma soprattutto per aggiornare i contratti che prevedono ancora la fornitura del modem a pagamento. La dead line sarà quindi il 30 novembre 2018.
Offerte e comunicazioni commerciali dovranno essere invece adeguate entro 90 giorni, ossia entro il 31 ottobre 2018 ma per legge i provider possono chiedere la proroga della scadenza facendo ricorso al Tar entro il 1° ottobre 2018, ossia entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera AgCom.
Se tutto dovesse procedere senza ricorsi dunque entro il 31 ottobre ci dovranno essere nuove offerte con modem libero, mentre entro il 30 novembre 2018 si dovrà realizzare la liberalizzazione del modem per i vecchi contratti.