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Messico, corpi appesi ad un ponte: la foto

Messico, corpi appesi ad un ponte: la foto

ATTENZIONE: alla fine dell’articolo c’è un contenuto forte che potrebbe turbare la sensibilità del lettore.

In Messico, continua la guerra della droga con 9 corpi appesi – appartenenti sia a uomini che a donne – ad un ponte di Nuevo Laredo. Solo in questa città – situata al confine con il Texas – le vittime sono almeno 23 e tutte uccise in modi orrendi: c’è chi è stato appeso ad un ponte, chi è stato fatto a pezzi e messo in dei sacchi neri e chi, invece, è stato ucciso a colpi di mitra.Dunque, è impossibile fare un bilancio definitivo delle vittime, in quanto la narco-guerra messicana è ancora in atto e nuove vittime continuano a sbucare fuori.

Nella notte tra giovedì e venerdì, la polizia locale è stata avvisata dei 9 impiccati che erano stati appesi ad un ponte di Nuevo Laredo. I corpi appartengono a 5 uomini e 4 donne, che sono stati picchiati brutalmente e, successivamente, impiccati.

Su uno dei lenzuoli appesi accanto ai corpi, i Los Zetas hanno lasciato scritto che le vittime appartenevano al cartello rivale del Golfo, ai nemici con cui è in atto una guerra per il controllo della zona. In questa parte del Messico passa, infatti, circa il 40% delle droghe smerciate poi negli USA.

La polizia locale – ancora impegnata nei pressi del ponte per rimuovere i cadaveri – ha poi ricevuto un’altra chiamata che segnalava la presenza di alcuni sacchi neri, lasciati nei pressi degli uffici doganali. Nei sacchi, i corpi fatti a pezzi di 14 persone e le teste riposte in alcune ghiacciaie rinvenute accanto ai sacchi. Successivamente, la polizia ha reso noto che non si esclude che questo secondo episodio possa essere una vendetta per gli impiccati sul ponte.

I narcos sono ben armati e, nelle montagne attorno a Choix, hanno attaccato persino l’esercito muniti di kalashnikov. I militari sono entrati in azione con l’uso degli elicotteri ed i morti sembrano essere stati più di 50, fra cui i gangster stessi.

Photo credit: RAUL LLAMAS/AFP/GettyImages

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