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Meningite, i sintomi, il vaccino e la profilassi

Meningite, i sintomi, il vaccino e la profilassi

Si riaccende l’allarme sulla meningite dopo il decesso di un ragazzo di 15 anni presso il reparto di terapia intensiva pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma. Il ragazzo era stato ricoverato nella mattinata dello stesso giorno ed è deceduto per sepsi meningococcica. 

Scattate le procedure di profilassi presso i famigliari del ragazzo e gli amici che erano stati in contatto con lui, il caso riporta l’attenzione sulla meningite. 

La meningite può essere virale o batterica e può avere dai due ai dieci giorni di incubazione: si trasmette semplicemente per via aerea in un raggio di massimo di due metri attraverso tosse, starnuti, baci o mentre si parla. Di solito, l’agente patogeno non è pericoloso a più di due metri da dove è stato propagato. La profilassi scatta per chi sia stato a contatto con la vittima, ma è bene ricordare che il batterio, fuori dall’organismo, sopravvive per un periodo di tempo minimo per cui il contagio avviene se si è stato molto a contatto con la persona infetta. 

Si tratta di un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale e come confermano le indicazioni del Ministero della Salute, nel caso in cui sia virale non presenta gravi conseguenze per risolversi in circa sette giorni. In caso di infezione batterica, ci possono essere effetti gravi che possono portare a danni permanenti e addirittura alla morte. Sono da tenere sotto controllo come primi sintomi la sonnolenza, l’apatia, l’inappetenza mentre dopo due o tre giorni i sintomi peggiorano e si trasformano in forte mal di testa, nausea, vertigini e anche febbre, rigidità della nuca o delle gambe.

L’incubazione è variabile ma generalmente va dai tre ai sei giorni: la forma batterica prevede un’incubazione più lunga, dai due ai dieci giorni mentre il contagio avviene nella fase più acuta o nei giorni subito prima della manifestazione della malattia.

In caso di contatto, la profilassi viene eseguita sui soggetti che, nei dieci giorni precedenti alla data della diagnosi, abbiano avuto contatti ripetuti e prolungati con il malato: consiste nella somministrazione di antibiotici immediata ai soggetti che sono ritenuti a rischio e garantisce la copertura temporanea mentre la vaccinazione, invece, protegge anche in futuro grazie agli opportuni richiami.

In Italia è disponibile il vaccino Haemophilus Influenzae B (emofilo tipo B) che viene effettuato gratuitamente e senza bisogno di richiami con quello antitetanico, antidifterico, antipertosse, antipolio e anti epatite B al terzo, quinto e undicesimo mese di vita. 

La vaccinazione è gratuita anche per lo Streptococcus pneumoniae è gratuita e va effettuata negli stessi mesi. La vaccinazione contro il meningococco C è gratuita e prevede una sola dose a 13 mesi, è consigliata anche agli adolescenti. Per i nati nel 2015, è gratis in Basilicata, Puglia, Toscana, Sicilia, Liguria e Friuli Venezia Giulia, ma si può anche scegliere il quadrivalente A-C-Y-W135 che protegge da quattro tipi di meningite diversi ed è gratuita solo in alcune Regioni. Il vaccino può essere prescritto con ricetta medica, si acquista in farmacia e costa cara 400 euro. 

 

photo credits | think stock

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