I browser hanno un mercato ed una concorrenza spietata e quindi per la prima volta dopo anni di dominio Internet Explorer rischia di andare in minoranza scendendo ad una penetrazione sotto il 50%. Microsoft aveva preso il controllo della situazione provocando di fatto il crollo di Netscape, ma adesso i tempi sono cambiati e la concorrenza un tempo piccola ed artigianale si è fatta enorme ed industriale, con una lotta sui contenuti, la qualità e la comodità di un servizio provocata da una concorrenza che tanto fa bene ai consumatori.
Secondo i dati Net Application Internet Explorer rimane comunque il browser più diffuso in assoluto, tuttavia la sua penetrazione è oggi il 52,63% (scendendo da gennaio del 2011 in cui aveva la quota 58,35%). La prospettiva però non è di crescita, ma anzi di flessione in favore di Firefox, che da tempo è salito al secondo gradino della classifica dei browser, senza dimenticare che il terzo incomodo Google Chrome non ha intenzione di mettersi da parte.
Firefox può vantare di detenere una quota di mercato pari al 22,52%, ma è una cifra in calo rispetto al 23,72% dell’inizio del 2011. Fetta di mercato invece vengono rosicchiate da Chrome, che continua da gennaio ad aumentare la sua penetrazione dall’11,15% al 17,62%. Secondo Ars Technica la quota di reale penetrazione di Explorer sarebbe già più bassa del 50% per via del forte quantitavi di dispositivi mobili. Infatti il dominio di un altro importante concorrente, Safari, sarebbe sugli smarphone e tablet. In questo settore è Safari ad essere in testa con il 62,03%. Seguito subito dopo da Android, al 18,60%. Infine conclude Opera Mini con il 13,09%.
In questo campo Microsoft è totalmente indietro rispetto ad i competitor e secondo l’azienda fondata da Bill Gates solo nel 2012 si rimetterà in carreggiata nel 2012 con l’arrivo di Windows 8, che potrà essere messo in funzione da un numero più variegato di dispotivi, fra cui anche quelli mobili.
Per adesso è interessante notare che nel mercato dei browser per pc le vecchie versioni non vengono immediatamente abbandonate in favore degli upgrade più recenti. Classificando in questo modo Chrome sale in seconda posizione, ma fra le prime posizioni figura ancora tre volte su cinque ancora Internet Explorer.