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Importanti dettagli sulla sicurezza connessa a FaceApp Challenge oggi 17 luglio

Importanti dettagli sulla sicurezza connessa a FaceApp Challenge oggi 17 luglio

FaceApp Challenge
FaceApp Challenge

Uno dei più grandi divertimenti per gli utenti italiani da un paio di giorni a questa parte è senza ombra di dubbio FaceApp Challenge, fenomeno legato all’app che invecchia e che simula il nostro aspetto tra un bel po’ di anni. Il trend è diventato subito virale, come abbiamo osservato un paio di settimane fa quando sui social ha preso piede una bufala riguardante il possibile ritorno di WhatsApp a pagamento, bufala che abbiamo trattato prontamente sulle nostre pagine con un primo approfondimento.

FaceApp Challenge, dunque, consiste in una sorta di sfida con cui potremo confrontare le nostre foto con viso invecchiato, rispetto a quelle dei nostri amici, ma come riportano i colleghi di bufale.net ci sono evidentemente delle carenze importanti per la suddetta app dal punto di vista della privacy e della sicurezza. Proviamo dunque ad inquadrare al meglio la questione, per non farci trovare impreparati qualora si decida di caricare una nuova foto al suo interno.

Secondo quanto appurato in queste ore, infatti, le nuove norme su privacy e sicurezza sono entrate in gioco nel 2018, in riferimento al noto tema del Gdpr, mentre il trattamento privacy di FaceApp risulta fermo al 20 gennaio 2017. Come emerge da diverse testimonianze disponibili in Rete, da quel momento il team che gestisce il tutto non l’abbia cambiato di una virgola. C’è poi la testimonianza di Giovanni Battista Gallus, esperto di privacy:

“Poiché vi è con tutta probabilità anche un trattamento di dati biometrici, occorrerebbe il consenso libero, specifico e esplicito – osserva Gallus -. In altre parole, mi devono essere esposte in maniera chiara e puntuale le finalità del trattamento, e io devo acconsentire in maniera esplicita. Ho provato a installare la app, e non solo non chiede alcun consenso, ma non sottopone, all’installazione, alcuna privacy policy. L’unico “consenso” che chiede, una volta installata, è quello tecnico, per accedere alle immagini e alla fotocamera. Ma questo non è affatto un consenso esplicito, meno che mai idoneo per gli (eventuali) trattamenti di dati biometrici”.

Insomma, se da un lato può risultare piacevole godersi l’esperienza di utilizzo che FaceApp Challenge sa regalarci, allo stesso tempo bisogna tenere in considerazione anche aspetti connessi alla privacy e alla sicurezza.

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