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Hanno riscosso pensioni per un milione di euro: arrestati 32 falsi invalidi

Hanno riscosso pensioni per un milione di euro: arrestati 32 falsi invalidi

Vi era ogni sorta di patologia tra quelle che hanno portato a Napoli un gruppo di falsi invalidi a percepire pensioni di invalidità ed accompagnamento, alle quali non avevano assolutamente diritto. Dal mal di schiena alla cecità, ma secondo la Procura di Napoli i “malati” erano in realtà perfettamente sani. La retata è partita questa mattina all’alba e ha riguardato principalmente la circoscrizione di Poggioreale dove, nel corso degli ultimi due mesi, si sono verificati dei roghi sospetti, appiccati dolosamente per cercare di distruggere i fascicoli provanti la clamorosa truffa e riguardanti pratiche di invalidità civile di residenti proprio a Poggioreale.

Tutto ciò è raccontato dall’indagine condotta dal pubblico ministero Giancarlo Novelli, sfociata poi nelle ordinanze disposte dal giudice per le indagini preliminari Amalia Primavera. Il blitz è stato portato a termine dai carabinieri del comando provinciale e ha riguardato 32 persone, destinatarie di provvedimenti agli arresti domiciliari, accusate di truffa aggravata ai danni dello Stato, contraffazione di pubblici sigilli e falsità materiale ideologica. I 32 falsi invalidi hanno percepito indebitamente pensioni di invalidità ed accompagnamento, causando allo Stato danni per circa un milione di euro.

Gli arresti di questa mattina rappresentano la prosecuzione di un’attività di indagini condotta sin dal 2009 e che ha portato fino ad oggi all’arresto di ben 201 persone e al sequestro di beni per un valore di 5 milioni di euro. Le indagini passate hanno portato alla scoperta di un coinvolgimento diretto di politici, funzionari pubblici e di persone appartenenti al mondo della camorra nella produzione della false pensioni di invalidità e di accompagnamento. Le indagini più recenti  hanno infine permesso di individuare anche un dipendente pubblico che lavora presso la sede dell’Inps di Napoli, che si è scoperto essere coinvolto nella produzione delle false invalidità. Gli arrestati potranno parlare e dire la loro dinanzi al Gip nell’udienza fissata per la settimana prossima.

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