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Giappone, sisma di magnitudo 7, ma giocano tranquillamente a calcio

Giappone, sisma di magnitudo 7, ma giocano tranquillamente a calcio

Il Giappone, ormai tutti lo sanno, ha subito il disastro nucleare peggiore di tutti i tempi, perfino rispetto a quello sovietico di Cernobyl, ma quello che si ricorda meno è che tutto è iniziato con un terremoto. Il Giappone è uno dei paesi con maggiore rischio sismico al mondo, ma anche uno di quelli più attrezzati ad affrontare tali evenienze; ciò che purtroppo non era possibile prevedere era il potente maremoto che seguì il sisma e che portò ad una disfunzione del sistema di raffreddamento della centrale di Fukushima, che quindi provocò le tristi conseguenze ormai note a tutto il mondo.

Risulta quindi comprensibile l’allarmismo che ha creato nelle alte sfere nipponiche il terremoto di magnitudo 7 che ha scosso nel primo pomeriggio di ieri Tokyo e dintorni. Fortunatamente l’epicentro, come ha reso noto l’Agenzia meteorologica giappone, era a circa 560 chilometri dalla capitale del paese, ma specialmente a 370 metri di profondità.

Secondo le immagini, che hanno poi fatto la spola per tutti i tg del paese e del mondo, i palazzi di Tokyo hanno tremato per diversi minuti, ma hanno resistito come di consueto. Sembrerebbe anzi che la popolazione neanche si sia accorta del terremoto prima che i media ne dessero la notizia: infatti è stata giocata senza alcuna interferenza anche la finale di calcio di Coppa dell’Imperatore, che ha attratto allo stadio migliaia di spettatori.

Dunque un grosso sospiro di sollievo per le autorità, che hanno potuto annunciare il pericolo ormai passato con la leggerezza di chi non ha dovuto intervenire. Nessuna vittima è stata registrata e non sono stati registrati danni significativi, neanche dove intanto sono proseguiti i test delle 6 centrali nucleari ferme per via delle gravi inadempienze alle norme di sicurezza riscontrate in seguito all’incidenti di Fukushima.

Sembrerebbe che, nonostante l’intensità, il sisma non sia avvenuto in un punto tale da smuovere forti masse d’acqua, pertanto la distanza dalla terra ferma ha evitato i danni del terremoto, mentre il maremoto sarebbe stato scongiurato dalla conformazione de fondale oceanico stesso.

 

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