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Equitalia, indagini per l’attacco incendiario di fine anno

Equitalia, indagini per l’attacco incendiario di fine anno

Gli attentati ad Equitalia sono il sintomo di un disagio sociale che si lega profondamente alla difficile situazione finanziaria a cui stanno andando incontro sempre più italiani e che a causa della crisi e delle conseguenze misure di austerity volute dal governo Monti stanno andando sempre più verso una povertà irreversibile. Facile capire come dunque la disperazione si trasformi in rabbia e questa rabbia venga indirizzata verso delle persone che fanno solo il proprio lavoro come i dipendenti di Equitalia.

La sera del 31 dicembre 2011 ha visto l’anno terminare con un’altro attacco, questa volta nei pressi di Modena, in via Emilia Ovest, dove è stato appiccato un incendio alle vetrine della sede di Equitalia, al primo piano di una galleria commercia. Fortunatamente alcuni residenti si sono accorti che qualcosa non andava ed hanno avvertito i vigili del fuoco, che hanno velocemente domato il fuoco, ancora fortunatamente circoscritto a pochi punti.

Quando è risultata evidente la dolosità del fatto sono state allertate le forze dell’ordine, che hanno immediatamente cercato le tracce di un eventuale detonatore, che però ancora non sarebbe stato trovato e che quindi farebbe pensare ad un incendio appiccato direttamente da qualcuno.

Nella galleria erano state istallate delle telecamere di sicurezza, le cui immagini verranno utilizzate dagli investigatori, che hanno aperto le indagini senza preconcetti. Per cui pur essendo probabilmente privilegiata la pista degli anarchici, ritenuti i responsabili anche di altri attentati, non si esclude l’opera di un individuo isolato che potrebbe avere dei rancori personali nei confronti di Equitalia.

Secondo gli inquirenti sarebbe stata utilizzata una molotov per far incendiare le vetrine, che sono state le sole parti della galleria ad essere danneggiate dal fuoco, deduzione che viene dalle crepe presenti sul vetro, indice di qualcosa che è stato lanciato a gran forza, ma che non era abbastanza pesante da provocare la rottura del vetro (come ad esempio una bottiglia).

Il presidente della provincia di Modena, Emilio Sabattini, ha espresso una “ferma condanna per l’atto vandalico contro la sede di Equitalia di fine anno, che (…) provoca una forte preoccupazione, in quanto parrebbe non trattarsi di un episodio isolato. In questo momento così delicato per il nostro paese c’è bisogno di coesione e non di contrapposizione e l’uso della violenza non può essere accettato mai”. 

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