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Curiosity ha toccato la prima roccia marziana

Curiosity ha toccato la prima roccia marziana

Curiosity – il rover inviato nello spazio dalla NASA, in cerca di tracce di vita nel passato di Martenon appena è atterrato sul pianeta rosso, ha sollevato un bel po’ di polvere marziana; questo perché nella fase di “caduta” su Marte, il rover ha scavato inevitabilmente il suolo su cui è atterrato, a causa dei motori ancora accesi. Così, la polvere rimossa dalla superficie del pianeta ha, sin da subito, mostrato le rocce che giacevano al di sotto di essa.

Gli scienziati dell’Istituto Nazionale di Astrofisica hanno spiegato che, tra i tanti oggetti immortalati dalla Mastcam – la camera a focale fissa a 34 millimetri, fissata sulla testa del robot – vi sono due sassi: uno di soli 3 centimetri e l’altro di circa 11 centimetri. L’immagine in questione era stata scattata l’8 agosto scorso proprio dalla Mastcam che cattura immagini realistiche, per cui ciò che arriva a noi è esattamente ciò che viene immortalato sul pianeta rosso; tutto tranne che per i colori che rendono la scena simile a come potrebbe essere vista sulla Terra, per via di una modifica apportata in post-produzione grazie alla quale vi è l’illuminazione del Sole che le dà i colori e la luminosità a cui siamo abituati noi terrestri.

Proprio la scorsa settimana, erano giunte a noi le foto di un’eclissi parziale di Sole, vista dal punto di vista marziano: Curiosity ha scattato diverse foto del fenomeno, rivolgendo le sue fotocamere verso il Sole ed immortalandolo mentre le lune, Deimos e Phobos, lo attraversavano.

Il 22 settembre scorso, invece, Curiosity ha toccato la sua prima roccia – dopo aver lasciato il luogo di atterraggio, il cratere Gale, a fine agosto – che verrà studiata con l’ausilio di uno speciale trapano, per poter capire da dove hanno avuto origine le rocce su Marte, come si sono formate e molte altre cose a cui ancora non c’è risposta.

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