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Coronavirus: primi casi di bambini contagiati, ma la reazione immunitaria è migliore

Coronavirus: primi casi di bambini contagiati, ma la reazione immunitaria è migliore

Nel caos generale creato dal Coronavirus, in molti aveva dichiarato i bambini immuni da questo tipo di patologia, ma in realtà non è assolutamente così ed in Italia si sono palesati i primi casi.

I bambini non sono immuni dal Coronavirus, ma rispetto agli adulti il loro organismo ha una reazione migliore, con una risposta benigna che evita di generare complicazioni. Purtroppo circolano in continuazione notizie false riguardanti il Coronavirus ed anche quella relativa all’immunità dei più piccoli lo è. Non bisogna però farsi prendere necessariamente dal panico, come più volte sta accadendo in questo periodo, perché i bambini possono contare su un alleato, il sistema immunitario, che reagisce in modo nettamente migliore rispetto a quello adulto.

bambini coronavirus

Primi casi in Italia di bambini con Coronavirus

Il primo caso di Coronavirus su bambini è stato segnalato a Castiglione d’Adda, uno dei focolai dove il virus si è diffuso maggiormente ed ha coinvolto una bambina di 4 anni che in questo momento è sotto osservazione in ospedale, ma sta bene. Mentre insomma l’organismo adulto attaccato dal Coronavirus può generare gravi insufficienze respiratorie, arrivando anche alla morte laddove il caso clinico sia già gravemente patologico, quello dei bambini ha una reazione immunitaria benigna che al massimo può portare ad un banale raffreddore.

In genere i bambini sono quelli che si ritrovano a contrarre più facilmente qualsiasi tipo di influenza, quindi anche il Coronavirus può attaccare il loro organismo, ma ciò che lascia ben sperare è proprio la sua reazione diversa rispetto ad un organismo adulto. I bambini e gli adolescenti sono quindi sicuramente una categoria meno a rischio in questi casi, ma non sono assolutamente immuni .

Perché il Coronavirus sui bambini è meno aggressivo?

Ci si chiede a questo punto il perché ci sia questa reazione decisamente più benigna al Coronavirus nei bambini rispetto agli adulti. Non è ancora chiara quale sia la motivazione, visto come questo virus si sia evoluto di recente e si sta studiando anche un possibile vaccino, ma probabilmente il tutto è riconducibile proprio alla continua battaglia che l’organismo dei più piccoli deve affrontare con le varie influenze. Insomma è possibile che il contrarre più influenze appartenenti alla famiglia del Coronavirus, con costanti raffreddori, abbia rafforzato il sistema immunitario dei bambini che ha imparato a reagire meglio a questi virus. Non è un caso che i più piccoli siano costantemente raffreddati e ciò avrebbe generato un risvolto positivo nel difendersi dal Coronavirus.

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