Mi è arrivata ora in ufficio una busta chiusa dalla Procura di Catania: sarò assolto o indagato??? Dai che la apriamo insieme!
È così che comincia la diretta Facebook del Ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha aperto la busta inviata dalla Procura durante il collegamento sui social e informando i cittadini della richiesta di archiviazione da parte della Procura per il caso Diciotti.
È una buona notizia, i gufi dei centri sociali saranno abbacchiati. Pare che il ministro dell’Interno non sia un delinquente, pare sia assolto dal reato di sequestro aggravato e continuato di persona. Dai, sono innocente.
Ha confermato soddisfatto Salvini che era finito sotto inchiesta con il suo capo di gabinetto per sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale in merito al caso della Diciotti, la nave della Guardia costiera che aveva a bordo 177 migranti e che è stata bloccata nel porto di Catania per 5 giorni.
Me lo aspettavo. Ero sicuro di aver difeso l’interesse del mio Paese e di non aver commesso nessun reato. Ora spero che sia accolta la richiesta di archiviazione. Però mi chiedo: ma chi ha indagato, cosa ha indagato? Il procuratore di Agrigento, Patronaggio, perché ha indagato? Quanto è costata questa inchiesta? Quante persone ha coinvolto? Quante persone sono state mobilitate per un reato che non esisteva? C’è da fare una riflessione su come funziona la giustizia in Italia.
Continua Salvini nella diretta che utilizza sempre più spesso per cominciare con i cittadini.
Non mancano neppure un po’ di annunci dopo la lettura della richiesta du archiviazione: dalla promessa del taglio dei fondi per i migranti che scenderanno dai 35 attuali all’appello al Brasile per l’estradizione di Cesare Battisti fino all’appello della manifestazione a Roma in programma per l’8 dicembre a piazza del Popolo a Roma, alle 12 contro “i signori di Bruxelles”.
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