Il genio di Leonardo Da Vinci, pittore, scultore, poeta, inventore, morto ad Amboise nel 1519 continua ad esercitare il suo fascino e il suo magnetismo attrattivo anche a distanza di secoli, tanto da spingere esperti del settore a tentare di ritrovare a Firenze, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, la sua da tempo perduta Battaglia di Anghiari (combattuta il 29 giugno 1440 tra le truppe milanesi ed una coalizione guidata dalla Repubblica di Firenze) sotto un dipinto di Giorgio Vasari. Secondo antiche fonti Leonardo realizzò il dipinto grazie alla tecnica dell’encausto, che il Maestro avrebbe rinvenuto nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. La ricerca prosegue da tempo. Diverse prove, risultati, emergono per la prima volta dopo l’ultima fase di studi condotta da Maurizio Seracini, l’ingegnere fiorentino che da 37 anni sta cercando di rinvenire questo capolavoro. Tracce di colori, tra cui un nero chimicamente simile a quello della Gioconda e del San Giovanni Battista di Leonardo esposti al museo del Louvre e una cavità nel muro che avrebbe preservato l’affresco per secoli fanno già pensare alla sensazionale scoperta.
“Anche se siamo ancora alle fasi preliminari della ricerca e anche se c’é ancora molto lavoro da fare per poter risolvere il mistero le prove dimostrano che stiamo cercando nel posto giusto. Sono dati incoraggianti” ha commentato Seracini. Il risultato degli esami endoscopici, effettuati alla fine dello scorso anno, confermano la presenza di un’intercapedine. Come se Vasari, incaricato di ristrutturare Palazzo Vecchio e la Sala del Gran Consiglio, avesse voluto salvare il lavoro di Leonardo erigendo una parete di fronte proprio all‘affresco della Battaglia di Anghiari, considerata come una delle più maestose del Rinascimento.
La sonda endoscopica per fare gli esami è stata immessa in sei fori praticati nell’affresco di Vasari, sebbene Seracini avesse chiesto di esplorare la parete est in 14 punti, senza però interferire con l’originale opera di Vasari che ha dichiarato: “Sono fori periferici rispetto alla nostra area di interesse. Abbiamo appena sondato un quarto dell’area che ci interessa. Ecco perché i risultati che abbiamo ottenuto sono particolarmente incoraggianti”.
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha invece dichiarato: “L’indagine deve andare avanti per risolvere un mistero che dura da cinque secoli. Scriverò al ministro Ornaghi, chiederemo ufficialmente al ministero dei Beni culturali le autorizzazioni per rimuovere le aree dove nell’800 e nel ‘900 sono stati effettuati restauri cosi’ da non toccare la pittura originale di Vasari ed avere una fotografia della Battaglia di Anghiari più completa di quanto ottenuto finora”. Il tutto senza preoccuparsi dei fondi che, dato il genio di cui parliamo, saranno facilmente messi a disposizione dai privati.