Come di consueto, anche ieri sera Maurizio Crozza ha inaugurato la puntata di Ballarò con la sua satirica copertina, volta a mettere in evidenza, con un sorriso sulle labbra, luci ed ombre, per lo più ombre, della politica italiana. Le prime attenzioni della comicità del comico genovese sono rivolte ad Antonio Catricalà, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Davvero brillante è poi la prima battuta rivolta nei confronti dei membri del Governo Monti: “Guarda che belle facce che ha questo Governo. Sono carini, mai aggressivi, educati, per bene. Mi ricordano i maggiordomi di Agatha Christie. No, nel senso che sai, non penseresti mai che sono degli assassini. Poi arrivi all’ultima pagina della legislatura e..” ironizza Crozza, parlando con il conduttore Giovanni Floris e con lo stesso Catricalà.
Crozza continua poi con lo stesso sottosegretario passando ad analizzare, sempre in chiave sorniona ed ironica, la frase che Monti avrebbe detto dalla Corea riguardo al fatto che il Paese sia pronto o meno. “Mi scusi Catricalà, ma pronti a far cosa? Più pronti di così? Ora, nell’inno si dice: ‘Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò’. Ma son canzoni, Anto. Siam pronti alla morte è un modo di dire. Non è che ci son davvero le zebre a pois. Son canzoni. Le pensioni le avete tagliate, le buste paga, oggi è il 27, son più leggere, l’IVA l’avete aumentata, la benzina costa come un Brunello”.
Si sorride sempre, ma le battute sono di quelle che inducono ad una seria riflessione. Altra divertente, ma amara riflessione è quella su Pdl e Pd. “Esistono ancora?” si domanda Crozza che poi aggiunge: “Oggi Bersani ha incontrato Alfano e Casini nel vecchio ufficio di Berlusconi. Per capirci è quello con dentro il palo della lap dance!” concludendo poi il suo intervento con la famosa imitazione del leader del Pd, che fa sorridere tutti, prima di lasciare lo spazio poi a Floris e ai suoi ospiti.
Ballarò, la copertina di Crozza del 27 marzo. Il video
