Come sempre l’appuntamento con la puntata di Ballarò del martedì sera è preceduta dalla copertina satirica del comico genovese Maurizio Crozza che, per una volta, lascia perdere gli ospiti in studio, cimentandosi in un monologo meno irriverente rispetto ai suoi soliti. Il riferimento iniziale è al fratello dell’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa, Romano La Russa, accusato di aver incassato un finanziamento illecito in campagna elettorale. “Volevo ringraziare il pirellone perché mi ha fatto scoprire che Ignazio La Russa ha un fratello”, aggiunge il comico. Già 9 sono i consiglieri finiti del mirino della Magistratura, con un’esilarante e inevitabile ironia su Roberto Formigoni, Presidente della regione Lombardia. Secondo Crozza Formigoni “non si dimette perché vuole arrivare ad 11, così può organizzare l’amichevole con la squadra dei secondini”.
Si passa poi al caro-benzina che è stato gonfiato da accise servite a finanziare eventi già abbondantemente risolti come le guerre coloniali. “Ci sono più disgrazie in un litro di benzina che in tutta l’opera omnia di Nostradamus, noi paghiamo la benzina 2 euro al litro per finanziare la guerra di Etiopia, la guerra di Etiopia l’abbiamo persa!” aggiunge Crozza, passando poi al caso Lusi: “Se pensi che in America arrestano George Clooney e in Italia Lusi è ancora libero. Lusi ha dichiarato un reddito di 350 mila euro all’anno, Rutelli si è proposto per fargli da tesoriere”.
La copertina si conclude con Crozza che impersona Sergio Marchionne, intervistato in riferimento alla proposta di Pippo Baudo che nei giorni scorsi l’aveva indicato come successore ideale per essere l’amministratore delegato della RAI. “Se fossi alla guida della Rai andrei in America chiederei 8 miliardi ad Obama andrei da Obama, porterei la Rai a Detroit, farei la RAISLER”.
Di seguito il video della copertina di ieri 20 marzo, con un invito a concentrarsi sul divertente, e sempre offerente spunti di riflessione, finale del comico: