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Abusa della sorella disabile e la mette incinta, la polizia lo arresta

Abusa della sorella disabile e la mette incinta, la polizia lo arresta

Ancora un episodio di violenza consumato all’interno delle mura domestiche. Protagonista della triste vicenda, verificatasi nella zona di Bovalino, a Reggio Calabria, un ragazzo di 31 anni, un muratore di nazionalità romena,  Daniel Sebanescu, sposato e padre di due figli.

Il 31enne ha violentato la sorella disabile per sette anni, da quando la ragazza aveva soli 16 anni  La giovane a causa della scoliosi ha evidenti difficoltà a camminare, difatti la malattia le ha impedito la crescita fisica.  Adelina, questo è il nome della ragazza, è alta appena 110 centimetri e pesa solamente 20 chilogrammi. Per i suoi movimenti purtroppo, deve utilizzare il busto.

L’incredibile vicenda si è conclusa solo perché la ragazza si è dovuta recare all’ospedale, poiché  è rimasta incinta. Difatti, gli abusi erano a conoscenza sia della famiglia sia delle  forze dell’ordine, che però non potevano intervenire, siccome si scontravano con il muro dell’omertà dei suoi familiari e di altri conoscenti che sapevano, ma che non avevano mai denunciato gli abusi sessuali consumati nel contesto familiare.

Raccapricciante il silenzio della madre, che secondo gli inquirenti era a conoscenza di tutto. Difatti, secondo le prime ricostruzioni, questa è stata la frase agghiacciante che la ragazza si è sentita dire quando ha comunicato di essere incinta alla madre: “Volevi tanto un figlio, adesso lo avrai”.

Daniel, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale continuata e aggravata e incesto, dagli agenti del Commissariato di Bovalino diretti dal dottor Giovanni Arcidiacono. Adelina, dal controllo fatto in ospedale, risulta essere al quinto mese di gravidanza, ed ha chiesto di poter tenere il bambino nonostante sia le sue difficoltà fisiche, sia le difficoltà economiche in cui versa la sua famiglia. Ora è stata allontanata da Bovalino, in un luogo nascosto dove è seguita dalle cure di una psicologa.

Il caso è seguito dalla magistratura di Locri, ed in particolare dal sostituto procuratore Rosanna Sgueglia che ha chiesto ai servizi sociali una relazione dettagliata. inoltre ha affidato a un perito medico la valutazione delle condizioni sia fisiche che psicologiche della giovane.

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