Nei settori della didattica e della ricerca sono numerosi gli apparecchi e gli strumenti da laboratorio che vengono utilizzati. Naturalmente, a seconda del contesto in cui si opera, la strumentazione sarà più o meno sofisticata. Un conto è per esempio un laboratorio di chimica di una scuola superiore è un altro è quello di una struttura universitaria o di un centro di ricerca avanzato.
Gli strumenti basilari, come per esempio la vetreria graduata (i becher, i cilindri, le pipette), le bilance elettroniche e meccaniche, i microscopi ottici ecc. sono ovviamente presenti in tutti i contesti, mentre altri, più costosi e specifici, si trovano soltanto nei centri scientifici più avanzati, nei laboratori industriali, in quelli farmaceutici ecc.
Ciò premesso, fra gli strumenti immancabili vi sono i distillatori da laboratorio, un elemento fondamentale sia in ambito didattico che in quello della ricerca.
Cosa si fa con un distillatore?
Un distillatore da laboratorio è uno strumento che consente di effettuare un processo noto come distillazione.
Quest’ultima è una tecnica che permette di separare un liquido da soluti non volatili oppure di separare due o più liquidi che hanno punti di ebollizione differenti.
Per usare un esempio grossolano, ma ben comprensibile, la distillazione è un processo che consiste nel far bollire un liquido per separarlo da ciò che è sciolto o mescolato in esso.
I distillatori da laboratorio in ambito didattico
In ambito didattico il distillatore è una delle apparecchiature più caratteristiche dei laboratori di chimica. Che si tratti di un laboratorio di una scuola superiore o di una facoltà universitaria, i distillatori sono strumenti che permettono agli studenti di acquisire conoscenze teoriche e pratiche relative a concetti fondamentali come quelli del punto di ebollizione, volatilità, purificazione delle sostanze, separazione dei composti, composizione delle miscele ecc.
Effettuare una prova di distillazione – semplice o frazionata che sia – consente gli studenti di tradurre la teoria in pratica, una fase fondamentale nel processo di approfondimento.
Tra l’altro, soprattutto per quanto riguarda le scuole superiori, l’utilizzo dei distillatori, così come quello di altri strumenti da laboratorio, affina doti come la precisione e l’attitudine alla ricerca sperimentale, qualità che risulteranno fondamentali se si deciderà di avere una carriera universitaria in ambito scientifico.
Gli esperimenti che si possono fare con un distillatore sono moltissimi; uno dei più banali è quello della distillazione dell’acqua (praticamente si separano dall’acqua il calcio, il sodio, i cloruri ecc.), mentre uno già più complesso è la distillazione di una miscela di acqua ed etanolo.
I distillatori da laboratorio nell’ambito della ricerca
Anche nell’ambito della ricerca i distillatori da laboratorio hanno un ruolo di grande rilevanza. Sia nei laboratori universitari che nei diversi centri di sviluppo industriale, tali apparecchiature vengono utilizzate quotidianamente, spesso in associazione ai cosiddetti titolatori.
I loro impieghi sono i più svariati: distillazione dell’acqua, purificazione di solventi, isolamento di nuovi composti ecc. A seconda degli specifici utilizzi esistono distillatori più o meno sofisticati, in grado di operare in condizioni complesse e controllate. Si pensi, solo per fare un esempio, ai distillatori da vuoto, utilizzati per la distillazione sottovuoto, progettati per operare a una pressione inferiore a quella atmosferica standard.
Di fatto, i distillatori sono una parte integrante dei vari processi di sintesi, analisi e produzione di moltissime sostanze nei più disparati ambiti scientifici e industriali.