Ovviamente come per ogni cosa esistente al mondo, come se non bastasse già tutto quello che sta succedendo tra la pandemia prima e la guerra ora, un altro grande problema che ci sta affliggendo è la propaganda di fake news che genera un fatturato notevole ormai oltre una stregua di seguaci pronti a dargli credito perché troppo stolti da capirlo o semplicemente ne ignorano il meccanismo. Naturalmente a questa pratica non è stato risparmiato la guerra tra Russia e Ucraina e sin dalle prime ore del primo attacco su instagram ed i vari social sono volate le fake news.
La prima riguardava una raccolta fondi di cui non menzioneremo nulla vista che è stata ampliamente smascherata su instagram ed avrete modo di appurarlo direttamente laddove dovreste incapparvi, quindi evitiamo di parlarne qui per impedire che magari qualcuno ci caschi. Insomma come per ogni tragedia e sempre perché non c’è mai limite allo schifo umano, qualcuno ha subito ben pensato di trarre profitto economico dal conflitto Russa-Ucraina inventando una raccolta soldi fasulla che per fortuna è stata fermata quasi sul nascere, anche se questo non ha impedito di ricevere donazioni. Consigliamo sempre di seguire canali ufficiali che in questi giorni hanno avviato tali procedure affidandosi a nomi già noti e trasmessi anche sulla rete televisiva nazionale. Se volete fare qualche vera donazione rivolgete la vostra attenzione a Save the Children che si occupa di aiutare i bambini che hanno bisogno di cure e si sono ritrovati a rifugiarsi nelle cantine degli ospedali. Immancabile la Croce Rossa Italiana che sta facendo girare il proprio annuncio sulle reti Rai chiamando al 45525. Inoltre alcuni comuni hanno avviato procedure di raccolta beni di prima necessità quindi potete informarvi anche tramite questi canali.
Un’altra clamorosa fake news riguarda l’arruolamento dal Ministero della Difesa italiano con un documento firmato dal generale Carmine Masiello e molti hanno creduto che fosse rientrata in vigore la leva obbligatoria per prepararsi alla guerra. Nulla di tutto questo è veritiero, quindi potete tranquillizzarvi che nessuno sarà nuovamente costretto a fare il servizio militare. Anche il documento firmato è finto, il generale non ha firmato niente. Si tratta dell’ennesima fake news che trae profitto dalla guerra, ma ribadiamo il concetto che si tratta di notizie inventate e che quindi non ricevere nessuna chiamata dal Ministero della Difesa per partire in guerra. Piuttosto sperate che nemmeno i militari ufficiali debbano farlo e che questa guerra cessi sul nascere.