Jamey Rodemeyer si è ucciso a soli 14 anni. Viveva a Buffalo, nello stato di New York. Il ragazzo, che era un grande fan di Lady Gaga (da sempre in prima linea per i diritti degli omosessuali), era vittima anche per questo di persecuzioni e atti di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola. Accadeva già da quando frequentava le elementari. Pochi mesi fa aveva dichiarato di essere bisessuale e, anche tramite internet, aveva portato avanti delle iniziative per difendere i gay.
Tracy ha detto al Buffalo News che quando il figlio Jamey aveva iniziato a porsi domande sul suo orientamento sessuale, i compagni erano divenuti molto violenti, sia in senso verbale, sia fisico. I genitori lo hanno sempre sostenuto. Ad aiutarlo c’erano anche un assistente sociale e uno psicologo.
Il ragazzo aveva partecipato al progetto It Gets Better, il cui scopo è quello di prevenire il suicidio degli omosessuali vittime di violenza fisica e psicologica. Purtroppo, però, non ha retto alle troppe umiliazioni subite dai coetanei e si è tolto la vita. Ora negli Stati Uniti ci si chiede se i bulli non siano penalmente responsabili per quello che gli è accaduto. Molti reclamano pene severe. I fans di Lady Gaga (la popstar viene citata anche nei suoi video in rete) hanno espresso la loro solidarietà alla famiglia di Jamey e dicono che continueranno a battersi con ancora più vigore per i diritti degli omosessuali.