Video a dir poco scioccante quello che, seppur di brevissima durata, sta circolando, nel corso dell’ultime ore, sul web. L‘Ncis, il servizio investigativo della marina statunitense sta, a a tal proposito, indagando sulle immagini. In sintesi il video mostra quattro marines che urinano sui cadaveri di alcuni talebani morti. Il Marine Corps, per mezzo di una dichiarazione, fa sapere che l’autenticità del video non è stata ancora verificata ma, in ogni caso, forte è la preoccupazione per le ripercussioni che tali immagini potrebbero avere nel mondo musulmano e sull’immagine delle forze armate statunitensi. La paura è maggiore è che possano rivivere polemiche del calibro di quelle insorte nel 2004, quando, nel carcere di Abu Ghraib, i militari statunitensi sottoposero a vessazioni e violenze i prigionieri. Il tutto documentato da una serie di immagini choc che fecero il giro del mondo.
“Condanniamo questa apparente profanazione dei morti. E’ una violazione del regolamento militare della nostra nazione e delle leggi internazionali di guerra che vietano tali azioni disgustose e immorali. Se verificate come autentiche, le immagini mettono in evidenza un comportamento assolutamente disdicevole di personale militare americano che potrebbe alla fine mettere in pericolo altri soldati e civili” riporta in una lettera inviata al segretario della Difesa statunitense, Leon Panetta, il Concilio per le relazioni islamico-americane, un’organizzazione che si occupa di diritti civili e di riconoscimento dei diritti dei musulmani negli Usa.
Zabihullah Mujahed, uno dei più noti portavoce degli ex studenti coranici, ha evidenziato anche la prevedibile reazione talebana: “È un atto di barbarie. Negli ultimi dieci anni ci sono stati centinaia di casi simili, che però non sono stati rivelati”. Anche il Pentagono ha detto la sua e ha fatto sapere che il Pentagono ha evidenziato che “le azioni ritratte nel video non sono in linea con i nostri valori fondamentali e non sono indicativi del carattere dei Marines”.
Di seguito il video incriminato, che consigliamo ad un pubblico adulto: