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Premio Campiello, vincono Le assaggiatrici di Rosella Postorino

Premio Campiello, vincono Le assaggiatrici di Rosella Postorino

Rosella Postorino, con il romanzo Le assaggiatrici edito da Feltrinelli vince la 56esima edizione del Premio Campiello, il concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto. 

 

La premiazione si è svolta presso il teatro La Fenice di Venezia, che ha incoronato con la bellezza di 167 voti sui 278 il romanzo della Postorino che stravince su tutti gli altri: la Giuria dei Trecento Lettori Anonimi che ha decretato il premio è composta per il 52,2% da donne e per il 47,8% di uomini fra cui 21 casalinghe, 41 imprenditori, 97 lavoratori dipendenti, 86 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 25 studenti.

Secondo posto per Francesco Targhetta con ‘Le vite potenziali’ (edito da Mondadori) con 42 voti, terzo posto per Helena Janeczek con ‘La ragazza con la Leica’ (edito da Guanda e Premio Strega) con 29 voti, quarto posto per Ermanno Cavazzoni con ‘La galassia dei dementi’ (edito da La nave di Teseo) con 25 voti, quinto posto per Davide Orecchio con ‘Mio padre la rivoluzione’ (edito da Minimum Fax) con 15 voti.

Le assaggiatrice si ispira alla storia vera di Margot Wölk, assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf, e racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola davanti alla Storia. 

La protagonista è Rosa Sauer che si trova nell’ambiente della mensa forzata a  Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l’autunno del ’43 e Rosa viene costretta a diventare una delle assaggiatrici di Hitler: dopo aver mangiato le donne devono restare un’ora sotto osservazione, perché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato. Fra amicizie e rivalità, ma anche ambiguità delle pulsioni, il romanzo mostra che cosa significa essere ancora umani.

 

photo credits | twitter

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