Il bilancio della tragedia è stato confermato, 4 donne morte, di cui una aveva appena 14 anni, la figlia dei proprietari dell’immobile. La ragazza era fatalmente uscita prima da scuola, senza sapere di andare incontro alla morte. Miracolo dei soccorritori volontari: salvata una donna in cinta da un passante.
Roberto Sansone ha raccontato l’accaduto: “passavo da via Roma quando il palazzo è venuto giù. Con altre persone ho cominciato a scavare con le mani. Ho trovato e soccorso Emanuela: aveva la gamba incastrata da una trave, sono riuscito a liberarla, poi l’abbiamo portata fuori tutti insieme“. Peccato che questo stesso miracolo non si sia ripetuto per le altre vittime.
Le squadre di volontari prima e poi della protezione civile hanno lavorato senza sosta, purtroppo senza riuscire a trarre altri superstiti dalle macerie. Alfredo Mantovano, sottosegretario all’interno, ha coordinato le operazioni di salvataggio, che si sono svolte a mano per evitare di lesionare eventuali sopravvissuti.
Come già detto questa è una tragedia annunciata, infatti solo venerdì scorso i vigili del fuoco avevano visitato lo stabile su richiesta dei proprietari, che da tempo erano seriamente preoccupati per le condizioni dell’edificio. Purtroppo si è aspettato troppo e ieri alle 12,30 c’è stato il crollo. Adesso la Procura di Trani aprirà un’inchiesta penale per verificare eventuali responsabilità per l’ipotesi di reato di disastro colposo; per il momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati.
Già è stato accertato che l’edificio non è crollato per una fuga di gas, come si pensava inizialmente; quindi adesso le attenzioni degli inquirenti stanno volgendosi verso le operazioni di ristrutturazione di tre edifici siti in via Roma, teatro della tragedia, che avrebbero potuto dare il colpo di grazia alla già provata struttura dell’edificio. Tragedia nella tragedia viene anche ipotizzata l’ipotesi di indagini sulla piccola fabbrica tessile in cui si trovavano le vittime del crollo, che alcuni hanno ipotizzato essere abusiva. A queste voci, per ora non confermate, i proprietari avrebbero risposto con dinieghi indignati per il poco rispetto per il lutto che stanno vivendo.