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Yemen, attentato kamikaze contro soldati: un centinaio le vittime

Yemen, attentato kamikaze contro soldati: un centinaio le vittime

Non si ferma la violenza nello Yemen, stato molto povero dell’estremità meridionale della penisola araba in cui, dopo le proteste popolari dei mesi scorsi, sembra che Al Qaeda abbia trovato fertile terreno in cui far crescere le proprie ideologie. Un uomo, con addosso un uniforme da soldato, sotto la quale nascondeva una potente quantità di esplosivo, si è fatto esplodere tra i soldati durante le prove per la parata in programma per domani in occasione del 22° anniversario dell’unificazione dello Yemen.

Il bilancio ufficiale è ancora incerto, ma decine di persone sono morte (secondo alcune fonti i morti sarebbero saliti a 96). I feriti, invece, sarebbero circa 300. La stragrande maggioranza dei morti è costituita dai soldati che avrebbero dovuto partecipare alla parata. Nel luogo della tragedia, a Saana, in piazza Sabeen, nei pressi del palazzo presidenziale, erano presenti sia il ministro della Difesa Mohammed Ahmed Nasser, che il capo di Stato maggiore, Ali al Ashual. Entrambi sono rimasti illesi.

L’attentato è il più violento registrato nel Paese da quando è salito al potere il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, che avrebbe dovuto assistere alla sfilata e che manifesta dall’inizio del suo mandato una decisa propensione a combattere la presenza radicata della cultura di Al Qaeda nella regione. D’altro canto, dove l’attentato-kamikaze è avvenuto 10 giorni dopo l’inizio di una massiccia offensiva contro Al Qaeda sferrata nella provincia meridionale di Abyan, dove i jihadisti hanno preso il controllo di una serie di città, a seguito degli attacchi iniziati nello scorso maggio.

L’attentato è stato perpetrato pochi giorni dopo la visita a Saana di John O.Brennan, il consigliere per l’antiterrorismo dell’amministrazione di Barack Obama,e dopo l’annuncio da parte della Casa Bianca di aver sventato, proprio nella penisola arabica un attentato di Al Qaeda contro un aereo di linea americano. Sembra pertanto che l’attacco possa essere considerato un vero e proprio avvertimento alle autorità.

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