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Violenza sessuale a Treviso, Gentilini minimizza: “Solo una ragazzata”

Violenza sessuale a Treviso, Gentilini minimizza: “Solo una ragazzata”

Treviso città insicura? Il vice sindaco del capoluogo trevigiano Giancarlo Gentilini non ci sta e liquida con un secco e poco elegante: “È stata solo una pacca sul culo”, l’ennesimo episodio di violenza sessuale occorso a una donna di 38 anni lunedì scorso nel quartiere San Zeno a ridosso della stazione ferroviaria. Nel frattempo i carabinieri hanno tracciato un identikit dell’aggressore, basandosi sui dati forniti dalla vittima e sono sulle sue tracce.

Ancora un episodio di violenza sessuale avvenuto a Treviso che getta ombre su quella che fino a poco tempo fa veniva ritenuta una città sicura. Lo scorso ottobre una 21enne fu violentata nel sottopasso della stazione, mentre poche settimane fa un’altra giovane venne aggredita nella stazione degli autobus. Ma Giancarlo Gentilini detto “lo sceriffo” minimizza e tiene a precisare di fronte alle telecamere di una tv locale: “Fonti sicure mi hanno confermato che si è trattato di una semplice pacca sul sedere data da un ragazzino che passava di là. Una ragazzata insomma. Questi sono solo tentativi per gettare fango su Treviso. È in atto una politica di denigrazione della città e io non lo accetto”.

È un fiume in piena Gentilini: “Qui si cerca di andare avanti a colpi di scoop, di titoloni a otto colonne sui giornali e di servizi in televisione. Ma prima di uscire con certe notizie bisognerebbe informarsi meglio, essere certi delle cose. Se qui c’è allarme, cosa dovrebbero dire a Padova? Ci sono donne che mi confessano di aver paura anche solo di salire sugli autobus padovani per timore dei palpeggiamenti. Per questo mi sono infuriato quando mi hanno spiegato cosa era successo a San Zeno. Bisogna usare la testa. Ripeto: Treviso è una città sicura. E ho detto tutto”.

Per il Telefono Rosa le parole del vicesindaco sono superficiali e indignano mentre Antonio De Poli deputato Udc reputa Gentilini machista e disgustoso. Lui risponde: ”Mi attaccano perché mi temono politicamente”.

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