Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Bersani e Renzi insieme a Firenze: “Il Pd è di tutti”

Bersani e Renzi insieme a Firenze: “Il Pd è di tutti”

Il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il suo sfidante alle primarie, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, si sono ritrovati assieme nel capoluogo toscano, al teatro Obihall, per un comizio elettorale. Renzi, prendendo la parola per primo, ha innanzitutto voluto salutare “in modo particolare il prossimo presidente del Consiglio Pierluigi Bersani“. Il sindaco, poi, ricordando il duello delle primarie, ha chiarito: “Ha vinto lui, io lo sostengo. Abituiamoci alla realtà“. Renzi si è rivolto anche “a quelli che non hanno votato per me“, affermando: “Non abbiate paura di chi non la pensa come voi. Non dobbiamo pensare che chi dissente è un nemico. Meglio dirci prima le cose sennò i finti unanimismi hanno fatto sì che per due volte Romano Prodi è andato a casa. Non lo faremo. Noi non stiamo oggi a contarci in un gioco di correnti, qui non ci sono bersaniani e renziani. Qui c’è il Pd, che è di tutti“.

L’ex rottamatore ha poi parlato degli avversari della campagna elettorale, a cominciare da Berlusconi, che, spiega, non va sottovalutato: Chi sottovaluta Berlusconi commette un errore. Dobbiamo stare attenti a non considerarlo l’uomo del passato ma al tempo stesso non dobbiamo averne paura. Non dobbiamo averne paura perchè può ingaggiare Balotelli ma anche se ingaggia il mago Silvan non servirà a far sparire le cose che ha fatto e quelle che non ha fatto“. Ma Renzi non ha risparmiato critiche neanche al premier uscente Mario Monti:Oggi Monti ha detto che il Pd è nato nel ’21… deve aver confuso con la sua carta d’identità. Monti per mesi ha detto che non si sarebbe candidato e sarebbe rimasto sopra le parti e ora è nel ring della politica di tutti i giorni con persone molto lontane da lui“.

Il sindaco di Firenze ha infine fatto riferimento al recente scandalo del Monte dei Paschi di Siena, affermando: “Dal centrosinistra noi ci aspettiamo un governo capace di un rinnovato rapporto tra finanza e politica. Ma di questo sarà Pierluigi Bersani a parlarne, com’è giusto”. A quel punto è entrato in scena il segretario, che ha salutato il sindaco con un “primo omaggio a Matteo“, togliendosi la giacca come fa sempre quest’ultimo.

 Bersani ha poi criticato anch’egli il premier uscente per le sue affermazioni di oggi sul Pd: “In un anno Monti non ci ha mai trovato un difetto e ora da 15 giorni ce ne trova uno al giorno. Quella di oggi sul Pd nato nel ’21 è veramente infelice. Si può dire di tutto ma non ferire un progetto di cui non ha neanche una vaga idea“. Alla fine del comizio, Bersani indossa gli occhiali alla “Blues Brothers“, i Ray-Ban di John Belushi, e su Twitter spopola l’hashtag # pdbrothers a dimostrazione della “pace ritrovata” tra il segretario e l’ex rottamatore.