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Banca Popolare di Bari, altra notizia positiva dalla Consulta: ok alla trasformazione in spa

Banca Popolare di Bari, altra notizia positiva dalla Consulta: ok alla trasformazione in spa

Un’altra ottima notizia per la Banca Popolare di Bari dopo l’archiviazione dell’indagine relativa ai vari aumenti di capitale che avevano portato all’acquisizione della Cassa di Risparmio di Teramo al termine del 2014. Assoluzione dal reato di associazione a delinquere per i vertici della BPP, in una vicenda in cui non si è registrato, secondo la sentenza, alcun elemento che potesse ricondurre ad una tale fattispecie.

Ora la Banca Popolare di Bari ha un altro motivo per sorridere, dal momento che la fase di incertezza sembra veramente ormai essere solo un brutto ricordo. La sentenza emessa dalla Suprema Corte, infatti, è stata accolta con grande favore da parte della BPP, visto che mette la parola fine ad una situazione di grande incertezza che dura ormai dal mese di dicembre di ben due anni fa.

Una sentenza che dà finalmente la scossa decisiva per uscire da una situazione piuttosto complicata, in cui l’Istituto non poteva mettere in atto le normali strategie, senza contare anche la grande preoccupazione che emergeva sempre di più negli stakeholders sull’esito proprio di tale pronunciamento.

La conferma della costituzionalità dell’impianto normativo della riforma, quindi, permette alla Banca Popolare di Bari di poter affrettare finalmente i tempi. Come? Rimettersi il prima possibile in pari con le altre cooperative che hanno già portato a termine la trasformazione in spa. Adesso, però, questo pronunciamento consente anche di gestire con maggiore serenità e meno patemi tale operazione, programmando con maggiore fiducia il futuro che porterà all’allineamento per quanto riguarda tale disciplina.

Ricordiamo come la Banca Popolare di Bari, proprio in prossimità dell’emanazione del decreto a gennaio di tre anni fa, aveva di fatto bloccato la trasformazione in società per azioni dell’istituto. Il tutto aspettando con un po’ di ansia il verdetto della Corte, che poteva di fatto mettere i bastoni tra le ruote in un’operazione fondamentale per l’istituto bancario pugliese.

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