Sono piccole e veramente insopportabili, in grado di rovinare il sonno e magari una piacevole giornata che può trasformarsi in un tormento: sono le zanzare, croce e delizia della stagione estiva. Piccole e fastidiose, le zanzare sembrano essere da tempo immemore l’oggetto di una serie di fake news che le circonda in merito alla predilezione delle persone da colpire, il merito alla loro riproduzione, ai rimedi per lenire il prurito senza dimenticare i repellenti.
Le fake news
A fare chiarezza cercando di distinguere la verità dalle fake news che si sono accumulate nel corso degli anni, arrivano gli esperti di ‘Dottore ma è vero che?’ (www.dottoremaeveroche.it), il sito della Fnomceo che cerca di aiutare i cittadini attraverso informazioni reali, distanti dalle informazioni spesso improvvisate che possono essere recuperate su internet.
Che cosa attira le zanzare
Si dice che le zanzare pungano chi ha il sangue dolce anche se di fatto le femmine di zanzara cercano nel nostro sangue alcune proteine essenziali per la produzione di uova.
Ma che cosa attira davvero le zanzare? Il vero attrattore è l’acido lattico combinato al gruppo sanguigno.
Uno studio del 2004 ha mostrato che alcune specie di zanzara, tendono a pungere con maggiore frequenza, e nelle stesse condizioni, chi possiede il gruppo sanguigno 0 il doppio delle volte rispetto a quanto possiede il gruppo sanguigno A mentre il gruppo B si colloca a metà.
Lo studio ha anche confermato che l’85% degli esseri umani produce una sostanza chimica che segnala, tramite l’odore della pelle, a quale gruppo sanguigno appartiene e le zanzare sembrano apprezzare particolarmente questa categoria di persone.
Ad attirare le zanzare anche gli individui che emettono più anidride carbonica durante l’espirazione, generalmente più corpulenti rispetto alla media, le donne in gravidanza dato che la loro temperatura corporea è, in media più alta rispetto al normale. Anche l’alimentazione può influire e bere una bottiglia di birra può rendere fra i bersagli preferiti dalle zanzare.
Come proteggere i bambini
Gli espetti consigliano di non utilizzare repellenti sui bambini di età inferiore ai 2 mesi, ma cercare di proteggerli con indumenti che coprano loro gambe e braccia. I prodotti che contengono olio di eucalipto di limone non devono essere utilizzati su bambini di età inferiore a 3 anni.
Mai applicare il repellente su mani, occhi, bocca, tagli o pelle irritata del bambino, evitare anche di applicare direttamente ammoniaca che potrebbe essere irritante.
Meglio scegliere il ghiaccio che anestetizza e lavare bene la puntura senza ricorrere alla classica croce sulla puntura che potrebbe anche infettarsi.
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