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Usa, in Iowa inizia lo scontro fra i candidati repubblicani

Usa, in Iowa inizia lo scontro fra i candidati repubblicani

Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha incassato in questo periodo di grave crisi per l’intero pianeta un bel quantitativo di critiche, che hanno ampiamente eclissato la fama e la speranza con cui era salito al potere. Il sogno di un presidente americano di colore, che contro ogni previsione vince e cambia il suo paese è stato sostituito dalle difficoltà parlamentari a realizzare i suoi programmi, alle piccole e grandi indecisioni nella politica estera ed in generale ad una sfiducia generale di quanti si aspettavano di più per affrontare la crisi economica.

Adesso che le presidenziali sono nuovamente alle porte il partito democratico ha già espresso chiaramente l’intenzione di ricandidare Obama, mentre per quello repubblicano inizia il lungo percorso elettorale che porterà uno dei tre candidati a sfidare l’attuale leadership del paese. I tre ad impegnarsi in questa lotta hanno esordito oggi in Iowa, dove ci sarà a breve il primo voto, mettendosi a confronto davanti ad un elettorato deluso dall’attuale amministrazione, ma ancora memore dei disastri di quella di Bush che l’ha preceduta.

Compito dunque di Mitt Romney, Rick Santorum e Ron Paul quello di riconquistare la fiducia dell’elettore americano, essendo i tre candidati con il maggior seguito. Gli incontri in scuole, biblioteche e luoghi pubblici di interesse sono ormai iniziati per fare da passerella e far scegliere chi di loro dovrà partecipare al “Grand Old Party“.

Il candidato dato per favorito è Santorum, un conservatore della Pennsylvania, figlio di un immigrato italiano, che già adesso è senatore; tuttavia i giochi sono ancora apertissimi e prima di questa notte all’una (ora italiana) non si potrà davvero dire chi la spunterà.

Dopo sta sera i prossimi appuntamenti per i repubblicani saranno il 10 gennaio in New Hampshire, il 21 dello stesso mese nel Sud Carolina, mentre a fine mese si arriverà sull’importantissimo e decisivo terreno della Florida. A quel punto i giochi saranno fatto e si dovrà solo attendere  il 6 novembre, quando ci sarà il voto per le presidenziali.

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