Continuano incessanti le dichiarazioni sopra le righe del leader della Lega Nord Umberto Bossi: dopo aver rilanciato il tema della Padania indipendente, seguito a ruota anche da Roberto Maroni, il Senatùr ha ribadito al congresso della Lega Nord in Piemonte che il suo partito correrà da solo alle prossime elezioni amministrative, respingendo al mittente le aperture del segretario Pdl Alfano su una possibile alleanza. E le parole con cui Bossi attacca il Pdl e Silvio Berlusconi non sembrano lasciar spazio a ripensamenti dell’ultima ora.
“Alle amministrative la Lega andrà da sola. Meglio soli che male accompagnati. Berlusconi mi fa pena, va a votare il contrario di quello che faceva. Per questo non è possibile fare un accordo per le amministrative“, ha dichiarato seccamente il leader leghista. Nonostante i rapporti altalenanti in diciotto anni di convivenza politica, una solida amicizia sembrava cementare il rapporto tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi, ma da quando il Pdl ha dato il suo appoggio al governo Monti, Bossi non ha perso occasione di attaccare l’antico alleato, utilizzando spesso e volentieri parole sprezzanti nei confronti del Cavaliere. Tuttavia il Pdl non è l’unico bersaglio degli strali del leader leghista, che anche ieri non ha mancato di sottolineare la propria perplessità, giusto per usare un eufemismo, su Mario Monti, definito “un dramma, che risponde solo alle richieste dell’Europa e delle banche. È il rappresentante in Italia di quella banca americana che ha innescato la crisi mondiale“.
C’è poi l’eterna questione delle divisioni interne alla Lega, che il partito ha sempre provato a nascondere, ma con scarsi risultati: se, almeno per il momento, sembrano rientrati i dissapori con Roberto Maroni, la vera spina del fianco per il Senatùr è il sindaco di Verona Flavio Tosi, da tempo insofferente alla linea del partito, tanto che si era parlato di una possibile lista personale da presentare alle imminenti elezioni. Ma Bossi è perentorio anche su questa vicenda: “Se fa una sua lista, Tosi si mette automaticamente fuori dalla Lega. Ma non penso che finirà così, credo che verrà a trattare. Non gli voglio male, ma se si mette a dire cose contrarie al programma della Lega non va bene“.